Politica
Comunità islamica a Biancavilla, incontro tra il sindaco e l’imam
Bonanno coinvolge i musulmani per la campagna vaccinale e l’integrazione linguistica
Un incontro nel segno della laicità e del rispetto delle comunità straniere che vivono a Biancavilla. È stato un faccia a faccia tra il sindaco Antonio Bonanno e l’imam Mohamad Faid della locale moschea, inaugurata lo scorso anno.
Integrazione e copertura vaccinale. Questi i temi affrontati nella stanza del primo cittadino con il rappresentante della comunità musulmana. Una comunità formata in gran parte da marocchini, ma anche cittadini provenienti da Tunisia e Algeria.
Bonanno ha definito l’incontro “proficuo”. E ha aggiunto: «Ora che nella nostra città sta per partire la cosiddetta “vaccinazione di prossimità”, all’imam ho rivolto l’invito a coinvolgere la comunità che egli rappresenta affinché l’immunizzazione possa essere assicurata a tutti».
Mohamed Faid, ormai da tanti anni in Sicilia, si è detto ben felice di poter collaborare fattivamente alla campagna di vaccinazione. Su un’altra questione di grande rilevanza, inoltre, Faid ha dato la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni scolastiche del territorio.
«Raccogliendo le sollecitazioni della dirigente del 1° Circolo didattico, Pistone, ho chiesto all’imam -specifica Bonanno- di mettere a disposizione dei mediatori culturali che assistano nei primi anni di studio i bambini della scuola elementare provenienti dai paesi extracomunitari che hanno difficoltà con la lingua italiana».
«Ciò avverrà -ha concluso il sindaco- sulla base di un “patto tra comunità” che Mohamad Faid ha accolto con soddisfazione».
Dal canto suo, l’imam ha tenuto a sottolineare che la comunità che egli rappresenta si è sempre contraddistinta per il rispetto delle regole della realtà territoriale che l’accoglie.
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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