Politica
Biancavilla sotto “assedio” di forze dell’ordine: ecco cosa c’è da sapere
In “zona rossa” dal 31 marzo al 14 aprile: tutte le informazioni utili per i cittadini

Un’ordinanza della Questura di Catania dispone per Biancavilla servizi capillari e stringenti di controllo in tutto il territorio da parte di un gruppo interforze formato da Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo Forestale e Polizia locale.
Sarà questo il primo effetto visibile della città in “zona rossa”, dal 31 marzo al 14 aprile. Misura necessaria adottata dal presidente della Regione; Nello Musumeci, a causa dei parametri di contagio al di sopra della soglia di allarme.
Dal suo canto, il sindaco Antonio Bonanno ha presieduto una riunione operativa del Coc – il Centro operativo comunale – per fare il punto in vista dell’entrata in vigore della “zona rossa”.
«Sebbene negli ultimi 12 mesi ciascun cittadino italiano abbia imparato, per grandi linee, cosa si può fare e cosa è vietato quando viene dichiarata la “zona rossa”, ritengo sia opportuno –ha detto Bonanno– stilare un elenco minimo sia di disposizioni generali che particolareggiate riferite al territorio di Biancavilla».
Biancavilla “zona rossa”: tutti i divieti
C’è un divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, fatta eccezione per gli spostamenti motivate da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Si aggiunga il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico a eccezione di comprovate esigenze di lavoro. A differenza del decreto nazionale, il provvedimento della Regione Siciliana prevede in zona rossa – dall’1 al 6 aprile – il divieto di spostamento nelle seconde case.
Poi: sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per l’attività di vendita di generi alimentari. Bar e ristoranti: è possibile l’asporto fino alle ore 18 per i locali senza cucina; fino alle 22, invece, per quelli dotati di cucina. Nei giorni festivi soltanto servizio a domicilio. Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.
Nei giorni festivi è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Resta sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico.
A Biancavilla tutte le scuole restano chiuse. I ragazzi pendolari, che frequentano scuole fuori dal territorio comunale, non possono andare a scuola. Per loro, gli istituti scolastici di riferimento devono attivare la Didattica a distanza.
Il Mercato del mercoledì sarà aperto solo per la vendita di prodotti agroalimentari. Il Cimitero comunale resta aperto, è consentita la vendita dei fiori. La Villa comunale resta chiusa al pubblico fino al 14 aprile.
Uffici e servizi comunali in “zona rossa”
Nel Palazzo comunale restano aperti soltanto gli uffici Anagrafe (per i certificati indispensabili e indifferibili) Carte d’identità, Stato civile e Servizi cimiteriali. Gli altri uffici lavoreranno in smart working.
Per ogni ulteriore informazione è attivo un numero telefonico presso il Comando dei Vigili urbani al quale ci si può rivolgere per avere chiarimenti: 095-7711322. È attiva anche una mail per contattare il Comune: emergenzacovid@comune.biancavilla.ct.it.

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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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