Chiesa
Le “ferite” del terremoto al “Sacro cuore”: avviati i lavori strutturali
Cantiere aperto nella parrocchia di padre Ambrogio Monforte per riparare i danni del sisma del 2018


Cantiere avviato già da giorni ed operai entrati a pieno regime. Ma la cerimonia di formale consegna dei lavori è avvenuta adesso con la presenza di tutti i rappresentanti istituzionali.
La chiesa “Sacro cuore” di Biancavilla è chiusa per “lavori in corso”. Dureranno 12 mesi per riparare tutte le “ferite” provocate dal terremoto dell’ottobre 2018. Crepe nelle strutture portanti hanno determinato la necessità di interventi di messa in sicurezza non soltanto nell’edificio sacro, ma anche negli immobili attigui adibiti per le attività di oratorio.
Una volta che mezzi ed operai proseguiranno con gli interventi, verranno anche assicurate una serie di opere che attengono ad aspetti estetici, relativi per esempio alla tinteggiatura interna ed esterna.
Si tratta di opere possibili, grazie ad un cospicuo contributo della Conferenza Episcopale Italiana, prelevati dal fondo dell’8×1000 riservato al restauro dei beni culturali ecclesiastici. Risorse a cui si aggiungeranno un finanziamento dell’Arcidiocesi di Catania e un mutuo che accenderà la parrocchia per un totale di circa 400mila euro. I lavori sono eseguiti dall’impresa Cospin, su progettazione dell’ing. Pietro Antonio Furnari e dell’arch. Francesco Anfuso.


Garantite le attività parrocchiali
Il rito della benedizione è toccato a padre Ambrogio Monforte, parroco del “Sacro cuore”, affiancato dal vicario foraneo Giovanbattista Zappalà. Tra i presenti alla formale cerimonia, anche il sindaco Antonio Bonanno e don Carmelo Signorello, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali. Quest’ultimo è lo stesso che ha seguito l’iter per i lavori (ormai in via di ultimazione) nella Chiesa dell’Idria, altro edificio di culto danneggiato dal sisma del 2018 e destinatario di un finanziamento della Cei.
Era dal 1990 che la chiesa “Sacro cuore” non era interessata da interventi di una certa entità: all’epoca, grazie ad un finanziamento regionale, fu possibile restaurare e abbellire l’intera struttura, fino al campanile.
La sua chiusura, adesso, non interrompe – va specificato – le funzioni religiose e le attività parrocchiali. Queste, su disposizione di padre Ambrogio, verranno garantite nel salone attiguo, peraltro recentemente sistemato. Un minimo di disagio, inevitabile per potere eseguire i lavori nella parrocchia fondata da padre Salvatore Greco.
Completate le opere, peraltro, la sua salma sarà traslata dal cimitero all’interno della chiesa da lui costruita su terreni che erano di proprietà, trasformandola in un centro di riferimento per il vasto quartiere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Chiesa
Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»
Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»


«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.
E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».
«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.
E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».
Lo sguardo al futuro
Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».
Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».
Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»
L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».
E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca1 settimana fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca1 mese fa
Biancavilla piange Vincenzo Tomasello: una vita spezzata ad appena 20 anni
-
Cronaca2 giorni fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla1 settimana fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri