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Cronaca

Cani di proprietà uccisi con il veleno, presentata una denuncia ai carabinieri

«In passato altri nostri cani sono morti in circostanze strane, adesso è chiaro che è opera di qualcuno»

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© Foto Biancavilla Oggi

Forse la loro presenza dava fastidio, forse il loro abbaio non era più tollerato. Di fatto, due cani di proprietà, custoditi in un immobile di contrada Poggio Rosso o Mottese, a Biancavilla, sono stati uccisi attraverso bocconi avvelenati. Un episodio risale a febbraio, l’altro si è verificato alcune settimane fa. Ma non si tratterebbe di due eventi isolati.

Motivo per cui i proprietari dei cani hanno presentato, attraverso l’avv. Pilar Castiglia, una denuncia per uccisione di animali alla stazione dei carabinieri di Biancavilla, chiedendo che sui fatti raccontati vengano eseguite opportune indagini.

«In passato anche altri nostri cani sono morti in circostanze strane ma –viene specificato nell’atto indirizzato ai militari– non abbiamo sporto denuncia perché non avevamo chiaro di cosa potesse essere successo. Adesso, invece, è chiarissimo che qualcuno avvelena i nostri cani e, pertanto, chiedo che si proceda ad effettuare accurate indagini al fine di identificare il responsabile».

Elementi utili ad agevolare il lavoro dei carabinieri sono stati evidenziati nella denuncia. E non è la prima volta che si chiede l’intervento dei carabinieri.

«Nel nostro immobile –si fa presente– ci rechiamo per alcuni periodi dell’anno e qui teniamo dei cani ai quali siamo molto affezionati. Già in data 20 febbraio 2020 avevo presentato un esposto perché uno dei miei cani è stato avvelenato ed è morto. Successivamente, in data 15 luglio 2020, un altro dei miei cani è morto a seguito di avvelenamento». Adesso, però, è scattata la formale denuncia.

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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