Associazionismo
Riaprono a Biancavilla i circoli ricreativi: ecco le regole che i soci devono seguire
Ordinanza regionale: niente assembramenti, mascherine obbligatorie, vietato giocare a carte, pulizia continua
di VITTORIO FIORENZA
Il lockdown finisce pure per i sodalizi. La riapertura dei circoli ricreativi è stata questione sentitissima a Biancavilla nelle ultime settimane, soprattutto tra persone anziane, per le quali la loro frequenza rappresenta l’unica occasione di socialità. Il primo a riaprire è stato il circolo “Castriota”, quindi l’Unione Operai. E via via anche gli altri locali dovrebbero aggiungersi in questi giorni. Ma bisogna seguire le disposizioni dettate dal governatore Nello Musumeci. E qui le cose si complicano. Già, perché le regole da seguire e da applicare sono molteplici.
Innanzitutto bisogna «riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro». Cosa che nei locali interni o seduti fuori, come si usa a Biancavilla, sui marciapiedi di piazza Roma e di via Vittorio Emanuele, non consente una folta presenza di soci, come si è soliti vedere soprattutto d’estate.
Le disposizioni sono contenute nell’ultima ordinanza del presidente Musumeci sulla ripresa delle varie attività. In allegato, si va nello specifico e una pagina e mezza riguarda proprio i circoli ricreativi, dove –scrive il governatore– «potrà essere rilevata la temperatura corporea all’ingresso». Non un obbligo, ma una possibilità. È obbligatorio per i soci invece «l’utilizzo di mascherine a protezione delle vie respiratorie in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale».
E per quanto riguarda il gioco a carte o il biliardo, attività particolarmente gradite dai soci del circolo Castriota e dell’Unione Operai (per citare quelli storici e con maggiore numero di iscritti), come ci si deve comportare? Un punto cruciale: l’ordinanza vieta di giocare a carte e, per il resto, dà precise indicazioni.
Si legge nell’ordinanza del presidente Musumeci: «Privilegiare attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (esempio giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. È vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (esempio carte da gioco)».
Inoltre «è necessario mettere a disposizione degli utenti e degli addetti distributori di soluzioni disinfettanti per le mani da dislocare in più punti, in particolare vicino agli ingressi delle stanze».
Ogni circolo ricreativo deve pure «mantenere un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali».
Una serie di disposizione che chi è a capo dei circoli deve applicare. «Regole che stiamo seguendo fin dall’apertura, avvenuta una volta appresa l’ordinanza del governatore Musumeci», spiega a Biancavilla Oggi il presidente del Circolo Castriota, Giosuè Greco.
«Noi avevamo chiuso, per nostra volontà prima del lockdown, in una fase non sospetta, proprio per senso di responsabilità. Adesso -continua Greco- il circolo ha accolto i soci, dopo avere sanificato i locali ed avere messo a disposizione gli igienizzanti. Certo, non ci sono tutte le attività e qualcuno dei soci ha mostrato lamentela. Ma nel complesso, tanti hanno apprezzato la riapertura perché comunque abbiamo ridato un punto di aggregazione in cui riunirsi ed incontrarsi con amici, dopo tante settimane chiusi a casa».
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Associazionismo
Nei boschi di Biancavilla un’esperienza di sei giorni al campo scuola degli scout
Iniziativa formativa di Agesci Sicilia per ragazzi dai 14 ai 16 anni nella base “Etna – Nino Valenti”
Un campo scuola denominato “Anch’io sono la Protezione Civile”. È un’importante iniziativa educativa dell’Agesci Sicilia rivolta ai ragazzi di 14-16 anni, che si terrà dal 3 all’8 settembre 2024 presso la base scout “Etna – Nino Valenti” a Biancavilla.
Si tratta di un’occasione per avvicinare i giovani ai temi della protezione civile e della prevenzione dei rischi, con un focus particolare sugli incendi boschivi.
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento significativo degli incendi boschivi, causato anche dai cambiamenti climatici in corso. Il progetto “Anch’io sono la Protezione Civile” nasce con l’obiettivo di formare una nuova generazione consapevole e responsabile, capace di riconoscere l’importanza del territorio e di contribuire attivamente alla sua salvaguardia.
Il campo si svolgerà nel cuore del Parco dell’Etna, a 1.100 metri di altitudine, in territorio di Biancavilla. Questa location, immersa in un rigoglioso bosco di querce, castagni e lecci, rappresenta un ambiente ideale per le attività all’aperto e per l’educazione alla protezione dell’ambiente. I ragazzi avranno la possibilità di vivere un’esperienza diretta con la natura, sviluppando un profondo senso di responsabilità verso di essa.
Gli obiettivi del campo scuola
Il campo scuola mira a diffondere la cultura della protezione civile come espressione di cittadinanza attiva. Tra gli obiettivi principali: sensibilizzare i giovani sulla prevenzione degli incendi e la tutela del patrimonio boschivo. Ma anche promuovere la conoscenza delle strutture e delle attività della protezione civile, rendendo i ragazzi protagonisti di esperienze formative dirette. E poi favorire la crescita di una coscienza civica attiva e partecipata.
Le attività previste includono moduli didattici e pratici su temi come la prevenzione degli incendi boschivi (AIB), logistica, primo soccorso, orientamento, astronomia e comunicazioni radio.
Queste esperienze saranno realizzate grazie alla collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, che affiancheranno i partecipanti in esercitazioni pratiche e simulazioni.
Uno speciale supporto sarà dato anche dai Ricercatori dell’INGV, dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, l’Associazione Psicologi per i Popoli e le realtà territoriali di Protezione Civile del Comune di Biancavilla.
Spirito di squadra e senso del dovere
Il campo si basa sui principi dello scoutismo, con una metodologia attiva e coinvolgente che incoraggia i giovani a esplorare, osservare e agire. Attraverso lo spirito di squadra, il senso del dovere e l’iniziativa personale, i partecipanti potranno sviluppare competenze utili non solo nel contesto della protezione civile, ma anche nella loro crescita personale come cittadini responsabili.
L’obiettivo è che i giovani tornino a casa con una maggiore consapevolezza del loro ruolo nella società e con gli strumenti necessari per contribuire alla sicurezza e alla tutela del territorio. Il progetto mira inoltre a diffondere una cultura della prevenzione e del rispetto dell’ambiente che possa influenzare anche le famiglie e le comunità locali.
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