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Da Biancavilla in Abruzzo con la devozione rivolta a San Placido

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Biancavilla e Torrebruna, accomunati dallo stesso patrono, il martire benedettino. Per queste ragioni, una delegazione del Circolo “San Placido” di Biancavilla, guidata dal presidente Placido Lavenia, si è recata nel piccolo centro in provincia di Chieti, in Abruzzo, per partecipare alla dedicazione della chiesa “Trasfigurazione del Signore” e dell’altare.

Assieme al gruppo di biancavillesi, anche una delegazione di Messina (altra città con patrono San Placido), guidata da commissario dell’Arciconfraternita “Compagnia di San Placido”, Marco Grassi.

I devoti siciliani hanno portato con loro una lettera dell’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, e le reliquie del santo, con la benedizione di mons. Angelo Oteri (rettore della chiesa dedicata al martire).

Dopo un passaggio da Poggio Imperiale (nel Foggiano), dove si sono uniti ad un’altra confraternita intitolata a San Placido, la direzione è stata per Torrebruna. Qui momenti di preghiera, comunione, l’incontro con mons. Claudio Palumbo, vescovo di Trivento. Quindi la processione delle reliquie di San Placido e del simulacro del patrono in un clima di festa per l’intero paese, all’interno del quale la piccola cittadina si riappropria di una propria chiesa, chiusa da oltre cinque anni per interventi di consolidamento.

Le iniziative che hanno coinvolto i devoti biancavillesi potrebbero essere l’inizio di un rapporto più strutturato, senza escludere la possibilità di formalizzare con Biancavilla un vero e proprio gemellaggio nel nome di San Placido.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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