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Uccisione di Valentina Salamone, chiesto l’ergastolo per Mancuso

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Ergastolo: è la richiesta che il sostituto procuratore generale Sabrina Gambino ha avanzato nei confronti di Nicola Mancuso, l’adranita di 32 anni, detenuto per altri reati, imputato per omicidio pluriaggravato in concorso di Valentina Salomone, la giovane di Biancavilla trovata morta in una villetta di Adrano nel 2010.

Il caso inizialmente era stato archiviato come suicidio. Poi, la determinazione dei familiari ha fatto riaprire le indagini. Il fascicolo venne avocato dalla procura generale fino a portare a processo Mancuso davanti ai giudici di Corte d’Assise.

Valentina venne trovata impiccata, ma secondo le perizie del Ris portate al processo la posizione della corda, il tipo di nodo al cappio, la presenza di sangue della vittima, del suo presunto omicida e di un “ignoto 1” maschio, oltre alla traiettoria degli schizzi ematici permettono di escludere il suicidio. Mancuso, che è sposato ed aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre proclamato innocente.

Secondo i militari dell’Arma la scena del delitto sarebbe stata manomessa per simulare un suicidio. Nel procedimento sono presenti come parti civili i genitori e i fratelli della vittima, assistiti dall’avvocato Dario Pastore, e le associazioni Thamaia e Telefono rosa.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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