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Don Ambrogio arriva al Sacro Cuore, gremita la “chiesa di padre Greco”

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di Giuseppe Gugliuzzo

Comunità di “Sacro Cuore” in festa per l’accoglienza del nuovo parroco, don Ambrogio Monforte. Il giovane sacerdote ha fatto il suo ingresso in una chiesa gremita, accompagnato dal vicario generale dell’Arcidiocesi di Catania, mons. Salvatore Genchi.

Nell’omelia, don Ambrogio, con voce commossa, ha sottolineato che è giunto al Sacro Cuore «per servire e per darsi tutto a tutti». E ha sottolineato come la parrocchia debba essere «palestra di crescita personale e comunitaria nella santità. Nessuno è perfetto, neanche il parroco, però tutti dobbiamo guardare, dobbiamo tendere a Gesù Cristo, allora sì che la parrocchia andrà avanti, altrimenti se c’è soltanto l’opera dell’uomo, prima o poi, tutto finirà».

Tra i ringraziamenti, quelli rivolti al parroco uscente, don Francesco Rubino, che poche ore prima aveva salutato i parrocchiani per andare a guidare ora “Cristo Re”. E non potevano mancare quelli rivolti, tra gli applausi, alla memoria di padre Salvatore Greco, fondatore della parrocchia con cui padre Ambrogio ha collaborato da ragazzino, contribuendo alla sua vocazione sacerdotale.

Durante l’omelia, padre Ambrogio ha raccontato di avere sognato, l’11 marzo, padre Greco, che avvicinandosi a lui gli ha dato uno schiaffo, dicendogli “Non gli dire di no!”. Non ha capito il messaggio fino a quando gli è stato chiesto dal vescovo di andare al “Sacro Cuore”. Lì ha capito –ha spiegato Monforte– che non doveva dire di no ed accettare questa nuova parrocchia, la parrocchia dove è cresciuto e dove ha tanto lavorato.

Presente alla Celebrazione anche il primo cittadino, Antonio Bonanno, parrocchiano del “Sacro Cuore”, nonché amico, compagno di scuola e di parrocchia di don Ambrogio.

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Chiesa

Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»

Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»

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«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.

E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».

«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.

E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».

Lo sguardo al futuro

Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».

Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».

Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»

L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».

E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».

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