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Cronaca

Indagini-lampo dei carabinieri: individuato rapinatore dell’84enne

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I militari hanno risolto il caso in poche ore, ma mantengono ancora il riserbo, in attesa di eventuali misure restrittive. La vittima era stata derubata di 500 euro in piazza Collegiata.

 

di Vittorio Fiorenza

Identificando e rintracciato il presunto autore della rapina compiuta ai danni di un anziano di 84 anni, nel cuore del centro storico di Biancavilla. In meno di 24 ore, come risulta a Biancavilla Oggi, i carabinieri della stazione di via Benedetto Croce e della compagnia di Paternò hanno risolto il caso.

I militari, che mantengono il massimo riserbo, sono risaliti al responsabile dell’atto criminale dopo uno stretto giro di indagini: si tratta di un uomo non residente a Biancavilla, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per eventuali misure restrittive.

Al momento non trapelano altri dettagli. Ulteriori informazioni potrebbero essere fornite nei prossimi giorni da parte della sala stampa del comando provinciale dei carabinieri di Catania.

Un certo ottimismo sull’esito delle indagini sembrava trasparire dai militari già nell’immediatezza dei fatti, quando erano intervenuti con diverse pattuglie sul luogo della rapina, appena dato l’allarme.

Verifiche ed accertamenti sono stati compiuti a tutto campo per dare un volto e un nome al malvivente che aveva preso di mira l’anziano, derubandolo delle 500 euro che teneva in tasca, fino a strattonarlo e a farlo cadere a terra.

Un colpo messo a segno in maniera sfrontata, ai piedi della basilica pontificia “Maria Santissima dell’Elemosina”, nel pomeriggio di martedì.

Al vaglio dei carabinieri, oltre alla testimonianza della vittima (trasportata al pronto soccorso, ma subito rimandata a casa) ci sono state le immagini dei sistemi di videosorveglianza installati in piazza Collegiata e piazza Roma e in altri punti del centro cittadino.

Dalle registrazioni si è cercato di avere i dettagli per risalire all’uomo e, in particolare, per seguire i movimenti della Fiat Punto di colore grigio con cui ha fatto perdere le proprie tracce.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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