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La marcia francescana fa tappa a Biancavilla per raggiungere Assisi

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La destinazione finale è Assisi con arrivo previsto il 2 agosto. “Un passo oltre, Frati Minori d’Italia, dalla Sicilia verso Assisi”. La 37esima marcia penitenziale francescana dei giovani coprire, nella nostra Isola, circa 130 km. Una porzione di itinerario ha riguardato anche Biancavilla.

Il corteo, partito dal monastero delle clarisse di “Santa Chiara”, ha attraversato le vie del centro cittadino. Una carica di entusiasmo e gioia che ha contagiato pure i biancavillesi. La tappa si è conclusa al convento di San Francesco, in attesa di riprendere il cammino a piedi con la nuova tappa di Bronte, passando da Adrano.

Fra’ Antonino Catalfamo del convento di Chiaramonte Gulfi è l’organizzatore della marcia in Sicilia e sottolinea il valore dell’iniziativa che coinvolge tantissimi giovani: «Si sente la fatica del viaggio, però, poi, conclusa l’esperienza, tutti ritornano con un po’ di nostalgia e con un desiderio di partecipare alla marcia anche l’anno successivo. È un’esperienza unica ed irripetibile che segna il cammino di fede, ma anche la crescita umana dei ragazzi che da tutta la Sicilia partecipano a questa marcia».

Da San Giovanni La Punta a San Gregorio, fino a Biancavilla (terza tappa siciliana), la marcia prevede di toccare poi Bronte, Cesarò, Nebrodi, San Fratello ed Acquedolci, dove si conclude il percorso a piedi. Quindi in autobus verso La Verna, Spello, Santa Maria degli Angeli e, infine, Assisi, dove confluiranno tette le marce francescane d’Italia e d’Europa.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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