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Pax politica e “larghe intese”, via libera a 200 aree cimiteriali

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cimitero

di Vittorio Fiorenza

 Voto favorevole da parte del Consiglio Comunale di Biancavilla al piano di riordino degli spazi cimiteriali. Il progetto prevede la realizzazione di 200 nuove aree attraverso il recupero di nove campi comuni. Vecchi spazi che saranno convertiti a cappelle funerarie, tombe ed edicole cimiteriali.

Le aree che si creeranno dovrebbero consentire di fare scorrere la graduatoria delle richieste dei cittadini, che attendono da anni. Il via libera dell’assemblea cittadina è avvenuto con 10 voti favorevoli della maggioranza e quattro voti espressi dai banchi dell’opposizione di Centrodestra.

Lo stesso punto, in estate, era stato oggetto di una bocciatura dell’aula, a cui era seguito un aspro scontro tra gli schieramenti politici. Da una parte, i fedeli del sindaco Giuseppe Glorioso, che accusavano gli avversari di avere fatto perdere un giro d’affari per due milioni di euro, a scapito di studi tecnici, muratori e marmisti. Dall’altra, gli oppositori del primo cittadino, che contestavano aspetti tecnici e scelte politiche di riordino degli spazi cimiteriali, ritenute carenti e inique per le esigenze dei cittadini.

Con la ritrovata maggioranza da parte di Glorioso, gli equilibri e la geografia interna al Consiglio Comunale sono cambiati e il piano, riportato in aula, seppure con le integrazioni le modifiche provenienti dalla minoranza, ha avuto il disco verde. I nuovi spazi si aggiungono ai loculi, circa un migliaio, ricavati nella nuova cappella funeraria, raggiungibile dall’ingresso di via della Montagna.

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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