Associazionismo
Il Comune “scopre” che esiste l’Avis Arriva il contributo e pure una sede


Soci Avis in occasione del 29esimo anniversario della fondazione
Dopo quasi otto mesi dall’annuncio, accreditati 2600 euro a sostegno del canone d’affitto. Spunta adesso anche la proposta di ospitare i volontari in via Fratelli Cervi.
di Vittorio Fiorenza
Sono stati necessari un appello pubblico (lo scorso marzo) contro la chiusura dell’associazione ed il crollo (nei giorni scorsi) di una parte del controsoffitto della sede sociale di via Garibaldi, affinché il Comune si adoperasse a sostegno dell’Avis, tra le realtà di volontariato più attive e radicate a Biancavilla.
La sezione “Nino Tropea” per anni ha chiesto un sostegno economico minimo per coprire, quantomeno, il canone d’affitto. L’ultima richiesta protocollata risale a giugno 2015. Nessuna risposa. Tagliato il contributo pure da parte della Regione.
Poi, a marzo l’Sos lanciato attraverso Biancavilla Oggi: «Non ha senso continuare, vuol dire che saremo costretti a chiudere». Da qui, l’impegno di un contributo da parte del Comune. Impegno concretizzatosi l’11 novembre, cioè quasi otto mesi dopo.
Nel frattempo, però, a causa di infiltrazioni di acqua, i locali dell’associazione hanno subito dei danni. E adesso c’è un impegno dell’amministrazione comunale ad ospitare l’Avis in alcune stanze del palazzo di via Fratelli Cervi, ex sede del comando di polizia municipale. Quando? Non si sa: sono necessari sopralluoghi e valutazioni tecniche.
Forse l’agonia dell’Avis biancavillese potrebbe essere al termine. Quello dell’affitto dei locali, infatti, è stato finora il capitolo più pesante del bilancio dell’associazione. C’è chi tira un sospiro di sollievo. C’è chi ricorda, comunque, la colpevole indifferenza, per troppo tempo, che ha portato ad un passo dalla sospensione dell’attività di volontariato.
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Associazionismo
Al municipio sventola la bandiera della Croce Rossa: emblema di solidarietà
Il Comune: «Un gesto simbolico che vuole esprimere gratitudine e vicinanza all’associazione»

In occasione della Giornata mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, esposta nel Palazzo comunale di Biancavilla la bandiera della Croce Rossa Italiana, emblema di solidarietà, umanità e impegno civile.
L’assessore Valentina Russo, a nome dell’amministrazione, ha accolto una delegazione della Croce Rossa Italiana – Unità territoriale di Biancavilla, guidata dal presidente Salvo Pulvirenti, in un momento di incontro e riconoscimento del prezioso contributo che i volontari offrono quotidianamente alla comunità.
«Il gesto simbolico dell’esposizione della bandiera – si legge in una nota del Comune – vuole essere un segno tangibile di gratitudine e vicinanza verso un movimento che, in tutto il mondo, è sinonimo di aiuto concreto e speranza».
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Associazionismo
L’Avis di Biancavilla è senza una sede, il Comune offre i locali dell’ex macello
Il sindaco Antonio Bonanno: «Abbiamo sempre supportato l’associazione e continueremo a farlo»

I locali dell’ex macello di via Taranto, a Biancavilla, sono a piano terra e si prestano alle esigenze del volontariato, anche perché per anni utilizzati da associazioni locali. Per queste ragioni, il Comune di Biancavilla mette a disposizione dell’Avis alcune stanze.
È questa la soluzione del sindaco Antonio Bonanno per andare incontro alla sezione “Nino Tropea”, costretta a lasciare i locali del vecchio plesso ospedaliero di via Guglielmo Marconi (dove era ospitata dal 2018), in quanto l’Asp deve avviare i lavori per realizzare la “Casa di comunità”.
L’Avis di Biancavilla si ritrova al momento senza una sede, come spesso è successo nei 38 anni della sua storia. Circostanza che pregiudica lo svolgimento della sua attività, che è stata sempre in crescita, al punto che nel 2024 ha raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte. Da qui, l’appello lanciato, anche attraverso il nostro giornale, affinché si possa trovare un immobile idoneo.
Il sindaco Bonanno aveva già incontrato i vertici dell’associazione, prospettando l’offerta di un paio di stanze dell’ex macello comunale. Allo stato attuale ci sono dei lavori di riqualificazione dell’edificio: quelli interni sono ultimati, mancano da completare gli spazi esterni. Bisognerà attendere.
«Ho detto loro che alcune stanze dell’ex macello le mettiamo a disposizione, una volta finite le opere in corso. Nel frattempo, inoltre, abbiamo dato disponibilità – dice il primo cittadino – dei locali comunali di via Chieti per consentire il deposito degli arredi. Abbiamo sempre supportato l’Avis in quanto associazione meritevole del nostro territorio. C’era stata la nostra intercessione con l’Asp anche nel 2018, quando l’associazione trovò collocazione nei locali del vecchio plesso ospedaliero. Continueremo ad essere a fianco dell’Avis».
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