Politica
Cantarella “salvo” ma delegittimato Nuovo assessore in settimana

di Vittorio Fiorenza
Il dato numerico conferma il muro contro muro che da mesi regna al Comune di Biancavilla: 10 voti contro 10. Il dato politico, invece, rimarca l’assenza di una maggioranza sia a sostegno del sindaco Giuseppe Glorioso che del presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cantarella. Proprio su quest’ultimo, si è concentrato il dibattito dell’ultima assemblea cittadina.
I consiglieri del gruppo misto (formato da ex esponenti della coalizione di governo) assieme ai colleghi del Centrodestra (Forza Italia, Ncd e Fratelli d’Italia) hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente. Cantarella è stato messo in “stato d’accusa” per una condotta ritenuta faziosa e lontana dalla tutela delle prerogative di tutti i consiglieri.
Al momento del voto, i numeri non sono stati sufficienti a fare passare l’atto. Bocciata la richiesta del voto segreto, con cui la minoranza sperava nel gioco di franchi tiratori interni alla coalizione di Glorioso. Cantarella, dunque, resta seduto nella poltrona più alta, seppure politicamente delegittimato.
I tentativi di Glorioso di ricostituire una maggioranza sono falliti. Nemmeno le dimissioni dell’assessore Rosanna Neri e il posto lasciato libero sono serviti ad attrarre nuove forze. La nomina di un nuovo assessore, comunque, dovrebbe avvenire in settimana e, secondo indiscrezioni, potrebbe essere una donna: l’avv, Rosanna Di Paola. Per il prossimo anno, previsto un ulteriore turnover assessoriale. Analogo avvicendamento per la poltrona di presidente del Consiglio Comunale. Con quali numeri, si vedrà.
AGGIORNAMENTO
►Rosanna Di Paola nominata nuovo assessore da Glorioso
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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