Detto tra blog
Una Biancavilla sempre più triste: proposta per la festa di San Placido
A breve giungeranno le festività patronali. Ridoniamo lustro al nostro paese: diamo spazio alle bancarelle nel tratto di via Vittorio Emanuele tra Villa delle Favare e il palazzo municipale, liberiamo il viale dei Fiori mettendo in sicurezza la viabilità da e per Adrano, facciamo vivere il nostro bel centro storico e facciamo procedere il nostro San Placido tra ali di folla di cittadini festanti tra le vie del centro.
Negli ultimi anni, in occasione delle festività, Biancavilla si è presentata sempre più triste: centro storico vuoto, santo patrono, durante la processione, non calcolato da nessuno, gente a passeggio irritata e accalcata nel viale dei Fiori tra automobilisti innervositi e bancarelle esposte a rischi, commercianti (del viale dei fiori) scontenti poiché privati di parcheggi e di adeguata visibilità.
Chi vorrà recarsi alle giostre (economicamente sempre meno accessibili), potrà farlo andandoci in automobile. È un appello che lancio da anni. Confido nel nostro sensibile sindaco: lui può!
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Mafia a Biancavilla, quei fallimenti educativi al di là della cronaca
Il processo “Ultimo atto” e gli spunti di riflessione sui “buoni” e i “cattivi” che vivono a fianco
Una comunità di persone vive anche di queste informazioni, ossia illustrare le attività investigative delle proprie agenzie di controllo. «Blitz “Ultimo atto”, la Procura chiede 125 anni di carcere per 13 imputati», è l’articolo con cui Biancavilla Oggi ci aggiorna sul «rito abbreviato per Pippo Mancari “u pipi” e i suoi picciotti, accusati di mafia, droga ed estorsioni». Normalmente è così: si parla dell’organo che ha indagato, del reato, possibilmente con le ipotesi del guadagno illecito, le attività criminose, i comportamenti, le vittime, spesso senza nome, o soltanto alcune di quelle che in realtà hanno subito. Poi si passa ai criminali, le facce, gli anni di galera previsti, l’attesa del giudizio. Tutto in una sequenza che sembra esaustiva e completa. Poi vedremo le condanne, la sentenza, l’appello, etc.
Questo ci basta? Ci basta questo per sentirci a posto come cittadini? Sembra di assistere ad un canovaccio uguale e distante da noi, anche se stiamo parlando di persone e gente che incontriamo ogni giorno. Mi chiedo: questa operazione di polizia e la sua divulgazione ci bastano per la nostra idea di comunità? Non c’è forse un tratto di vita tra carnefici e vittime che ci potrebbe interessare di più? La frattura al contratto sociale si ricompone da sola? Mi chiedo. Loro sono i cattivi, o quelli che hanno sbagliato – e si vede dalle facce – e noi siamo i buoni? È proprio così?
In realtà nelle strade e nelle piazze siamo lì, insieme, ognuno per la propria vita, ma tutti accanto l’uno all’altro. Questo tipo di notizie, che diventano solo cronaca, non sono fin troppo indifferenti alla vita di chi ha sbagliato e di chi ha subito il torto.
Come possiamo fare per capire ciò che potremmo fare in termini comunitari? Perché si continua a chiedere il pizzo e si continua a spacciare, nonostante le pene previste? Parlo ovviamente in termini generali e non su questo caso specifico.
Io penso che dove si commette un reato di questa portata, qualcosa non ha funzionato anche prima ed anche in tutti noi. In questa comunità di persone c’è stato un fallimento. Reati del genere coinvolgono molte più persone, atteggiamenti, comportamenti, amicizie, conoscenze. Un mare di persone. E molto tempo prima ha lasciato che le cose sfuggissero di mano. Reati del genere parlano di fallimenti educativi in primis, poi di tante altre cose. C’è il momento della condanna, dopo le indagini, ma il momento per comprendere come siamo arrivati, un’altra volta a queste situazioni quando? Quando comprenderemo di quali passaggi è fatto un percorso di comunità in questa direzione?
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Angela
5 Ottobre 2016 at 16:16
Le speranze sono andate nuovamente deluse: caos, orinatoi a cielo aperto e traffico in tilt.
giuseppe
21 Settembre 2016 at 17:23
Sono troppo stupidi x arrivare a questo
alfio
17 Settembre 2016 at 17:31
come-mai-i-signori-amministratori-di-biancavilla-organizzano-la-notte-bianca-con-gli-eventi-soltanto-in-piazza–roma-e-non-in-tutto-il-paese-come-fanno-in-tutti-le-citta-dell–italia—forse-non-lanno-percepito-oe-una-novita-dei-politici-di-biancavilla——-grazie
pietro
3 Settembre 2016 at 21:31
eda-molti-anni-noi-commerciati–della-zona-casina-abbiamo-chiesto-al-sindaco-di-ritornare-ai-vecchi-tempi-per-san-placido-ma-ci-anno-presi-in-giro-i-signori-politici-speriamo-che-si-sono-svegliati-dal—dolce-dormire
Salvatore Cantarella
1 Settembre 2016 at 12:48
https://www.change.org/p/cittadini-e-commercianti-biancavillesi-realizzazione-di-un-parcheggio-a-biancavilla-nella-centralissima-area-detta-orto-botanico?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_page&utm_term=des-lg-notification-no_msg&fb_ref=Default
Giuseppe Cantarella
1 Settembre 2016 at 12:23
Si potrebbe organizzare, in modo alternata, l’occupazione del suolo solo da un lato a partire dalla Villa delle Favare. Così da ottenere tutti e due i risultati: viabilità e sicurezza. Una cosa troppo difficile da organizzare per quest’amministrazione.