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Il Centrodestra lancia l’allarme: «Il Comune è in deficit strutturale»

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«Il Comune di Biancavilla è deficit strutturale». A lanciare l’allarme e a svelare i punti critici contenuti nel bilancio consuntivo che il Consiglio Comunale si appresta a trattare, sono stati i gruppi di opposizione. Un allarme che, per senso istituzionale, come viene sottolineato dall’opposizione, è stato manifestato in tempo per consentire agli uffici comunali di procedere a correzioni, quantomeno formali. La gravità c’è e salta all’occhio come né il Collegio dei revisori dei conti né l’esperto del sindaco siano stati premurosi a segnalare gli aspetti critici evidenziati da Fratelli d’Italia, Ncd e Forza Italia.

«A dispetto dei documenti contabili e delle varie relazioni forniteci, dove non si certificano gravi problematiche, un’accurata analisi del bilancio –viene sottolineato in una nota delle forze di Centrodestra– ha reso possibile individuare un parametro errato che condanna il Comune di Biancavilla ad affrontare una crisi strutturale economica mai sostenuta finora, che potrebbe portare anche al dissesto finanziario ed al fallimento del Comune».

Dai consiglieri di minoranza viene paventata una possibile «serie di severi controlli e pesanti restrizioni dal punto di vista contabile tali da ipotizzare un ulteriore drammatico peggioramento della vita economica di Biancavilla».

I consiglieri Marco Cantarella, Mario Amato, Ada Vasta, Vincenzo Amato, Mauro Mursia e Dino Caporlingua fanno presente, quindi, che «non sussistono le condizioni tali da porre ai voti un bilancio trasmesso con dati errati che stravolgono la situazione economico-strutturale del Comune, rispetto a quella comunicata e certificata nei termini previsti di legge». E per questo «preannunciano inoltre, in caso di mancata presa di coscienza ed imprudente continuazione della trattazione, un voto negativo allo stesso e l’avvio di tutte le procedure presso gli organi competenti di verifica e controllo, Corte dei Conti in primis».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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