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Giuseppe Sapienza si è dimesso Elvira Rapisarda entra in Consiglio

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Lascia l’assemblea cittadina ma resta vicesindaco. Al suo posto subentrerà Elvira Rapisarda. Il presidente Vincenzo Cantarella ha già convocato la seduta per la surroga.

 

di Vittorio Fiorenza

Giuseppe Sapienza si è dimesso da consigliere comunale di Biancavilla. La sua decisione è stata comunicata al presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cantarella, con una lettera di poche righe: «Rassegno le dimissioni da tale carica, ringrazio il sindaco e tutti quanti mi hanno collaborato». Nessun’altro dettaglio.

L’abbandono dell’assemblea cittadina di Sapienza si inquadra, comunque, in una movimentazione politico-istituzionale concordata già in occasione della sua nomina a vicesindaco, carica che Sapienza mantiene.

Il posto lasciato vuoto da Sapienza sarà occupato da Elvira Rapisarda, prima dei non eletti con 253 voti della lista “Insieme per Biancavilla che lavora” nella quale si era candidata. Una lista “gemella” a quella del Pd nella quale oltre a Sapienza era stato eletto Giuseppe Salvà.

Il presidente del Consiglio Comunale ha già convocato per l’1 agosto la seduta nella quale si dovrà effettuare la presa d’atto delle dimissioni di Sapienza e poi si procederà con la surroga, il giuramento e la convalida del neoconsigliere Elvira Rapisarda.

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Politica

L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars

L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo

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© Foto Biancavilla Oggi

Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.

Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.

I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».

L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.

Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.

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