Politica
Discariche, una vergogna perenne L’opposizione interroga Glorioso
Richiesta di interventi del Centrodestra al primo cittadino sui siti di Biancavilla trasformati da anni in pattumiere a cielo aperto. L’atto prende spunto dai video denuncia sulla Sp 156 e sul vallone di zona “Sommacco” pubblicati da Biancavilla Oggi. Per Ncd, FI e FdI, l’amministrazione deve intervenire con «un’azione più energica e seria».
►VIDEO 1 Il “Vallone della vergogna” ►VIDEO 2 Fumi tossici e roghi ►VIDEO 3 Figuraccia nazionale al Tg2
Richiesta di interventi al primo cittadino. L’atto prende spunto dai video denuncia sulla Sp 156 e sul vallone di zona “Sommacco” pubblicati da Biancavilla Oggi.
Discariche a cielo aperto, tappeti di immondizia che ricoprono le strade, fumi tossici sprigionati dai cumuli rifiuti dati alle fiamme. Le denunce di Biancavilla Oggi con documentazione fotografica e video, relative a quella che abbiamo chiamato “strada della vergogna” (la Sp 156, mostrata pure dal Tg2 Dossier) o, più recentemente, al vallone di contrada Sommacco, sono state prese come spunto dall’opposizione di Centrodestra di Biancavilla.
Ncd, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno presentato un’interrogazione al sindaco Giuseppe Glorioso per chiedergli le ragioni e le misure di contrasto di un simile scempio ambientale. Ada Vasta (prima firmataria dell’atto) con il collega Mario Amato e i capigruppo Marco Cantarella e Daniele Sapia, evidenziano «lo spettacolo indecoroso ed indecente che tali siti offrono agli occhi dei passanti e dei cittadini», mettendo in rilievo pure «il danno ambientale provocato e la minaccia arrecata alla salute pubblica da tale immondizia accumulata».
Per la consigliera Vasta, in particolare, «bisogna intervenire con un’azione più energica e seria dal punto di vista del controllo del territorio e della prevenzione del fenomeno».
«Abbiamo chiesto di avviare –sottolinea– iniziative efficaci rivolte a scoraggiare in maniera significativa atteggiamenti o abitudini non in linea con le regole civili, anche attraverso una campagna di sensibilizzazione con iniziative rivolte a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni di volontariato presenti sul territorio, nonché attraverso l’inasprimento delle sanzioni amministrative specifiche e strumenti di controllo del territorio come le telecamere mobili. Ci aspettiamo –conclude la consigliera– risposte veloci ed azioni certe dall’Amministrazione Comunale».
Con una seconda interrogazione, i gruppi di minoranza, poi, chiedono all’amministrazione comunale come intende muoversi per applicare e fare rispettare la cosiddetta legge sulla “green economy”, in vigore a partire dal 2 febbraio. I Comuni sono, infatti, tenuti a sanzionare chi getta cicche di sigaretta, gomme da masticare, fazzolettini o altri piccoli rifiuti a terra.
Una questione di civiltà, in una comunità in cui l’inciviltà è diffusissima e da anni chi deve intervenire si limita soltanto ai generici appelli, ai discorsi sociologici, a vaghi avvertimenti via citofono, a reboanti annunci di una “tolleranza zero” senza poi darne seguito.
Resta quindi l’interrogativo: come si può pretendere il rispetto delle buone norme contro sigarette, chewingum e fazzolettini buttati a terra, quando non si riescono ad eliminare le mega discariche e non c’è la volontà di beccare (basta un semplice appostamento) gli avvelenatori dell’ambiente?
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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