Connettiti con

Detto tra blog

Contro le scene da Far West telecamere in tutta Biancavilla

Pubblicato

il

di MARCO CHISARI*

Scene di ordinaria follia si sono registrate a Biancavilla negli ultimi tempi, come in un perfetto Spaghetti western. Tanti, anzi troppi i casi di violenza e furti ai danni dei cittadini.

Da qui la proposta dell’associazione “Giovani in azione”: mettere sotto l’occhio vigile delle telecamere le vie strategiche di Biancavilla.

I commercianti non si sentono più al sicuro e noi siamo stufi di vivere nel terrore! È inaccettabile che l’amministrazione sia ancora ferma davanti a tutto ciò, che specialmente negli ultimi tempi ha sconvolto la nostra città.

La nostra associazione ha quindi deciso di entrare a gamba tesa su tale situazione, occorrono infatti più controlli e più prevenzione, solo così possiamo evitare ciò che oggi appare inevitabile. Tutto questo è possibile solo monitorando 24 h su 24 le principali vie cittadine, gli imbocchi e gli sbocchi che portano a Biancavilla e specialmente tutte quelle strade che oggi appaiono dimenticate, dove la delinquenza è di casa.

I costi sono assolutamente sostenibili, ma al di là di ciò credo che per salvare una possibile vita si debba fare tutto ciò che si può senza farsi bloccare dall’ostacolo economico. La nostra vita è forse quantificabile in una spesa?

*dirigente dell’associazione “Giovani in azione”

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

  1. vincenzo

    20 Febbraio 2016 at 18:13

    bellissima proposta, che ovviamente il comune non metterà mai in atto perchè “scomoda”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Detto tra blog

Premio Scanderbeg (e alla memoria), buona idea riconoscere i meriti però…

Note a margine dell’evento promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale a Villa delle Favare

Pubblicato

il

Ho letto con piacere dell’esistenza del premio Scanderbeg, istituito dal Comune di Biancavilla e, nello specifico, dalla Presidenza del Consiglio Comunale. L’idea che le nostre istituzioni vogliano dare merito e riconoscimento a personalità che si siano distinte in ambiti professionali o di impegno civico, culturale, sociale o volontaristico mi sembra valida e da sostenere.

Ci sono, tuttavia, due osservazioni che spontaneamente nascono dalla lettura delle cronache dell’evento di premiazione, avvenuto a Villa delle Favare.

Scegliere di stilare un ampio ventaglio di premiati rischia, nel giro di qualche anno, di esaurire il numero di meritevoli a cui conferire il riconoscimento. O quantomeno si rischia di individuare personalità via via “minori” rispetto a quelli già chiamati sul palco. In altre parole: meglio scegliere, per ogni edizione, pochi ma farlo con criterio, evitando motivazioni troppo generiche.

Altro aspetto che è saltato alla mia attenzione è la categoria del “premio alla memoria”. Non è inusuale che certi riconoscimenti vengano dati post mortem. Di solito accade per scomparse premature o improvvise.

Nel caso della manifestazione del Comune di Biancavilla sembra, invece, che si tratti di una categoria fissa, da riproporre ogni anno. L’idea, in questo caso, non fa altro che certificare la disattenzione che in passato l’istituzione comunale ha avuto nei confronti dei biancavillesi meritevoli.

I premi si danno in vita, non dopo la morte! Sembra si voglia colmare l’indifferenza che sindaci e consiglieri hanno mostrato nel passato. Cosa vera, ma ormai è troppo tardi. Vogliamo dare un premio, dunque, alla memoria per Antonio Bruno e farci perdonare le malignità riservate prima e dopo la sua morte o l’oblio che ne è seguito per decenni? Guardiamo avanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti