Politica
Pedibus, alunni e genitori attendono Sette consiglieri interrogano Glorioso
Votato all’unanimità dal Consiglio Comunale, ma non realizzato dall’amministrazione. Il sistema di trasporto scolastico, già sperimentato dal Secondo Circolo didattico, non trova attuazione. Intervento dell’opposizione.
di Vittorio Fiorenza
Era stato “applaudito” da tutti i consiglieri comunali. Un’iniziativa gradita dagli operatori scolastici. Attesa con favore anche da molti genitori. Eppure l’amministrazione comunale non ha prodotto nessun provvedimento per attuare un indirizzo unanime votato, con apposito regolamento dal Consiglio Comunale.
Il “pedibus” resta soltanto sulla carta. Una delle tante decisioni dell’assemblea cittadina, raggiunte dopo ore ed ore di sedute di commissioni e di riunioni consiliari, che poi, per decisione della giunta, non trovano alcuno sbocco concreto, rendendo inutile e dispendioso anche il lavoro (buono) che svolgono i consiglieri comunali.
Il “pedibus” è un sistema di accompagnamento degli alunni da casa a scuola e viceversa, con l’ausilio di volontari, seguendo dei percorsi a piedi. Un sistema economico, ecologico e di socializzazione che in altri comuni ha trovato perfetta applicazione e che a Biancavilla, in cui la modernità tarda ad arrivare, è stato soltanto previsto su regolamenti lasciati in un cassetto.
L’idea era partita dai consiglieri del Nuovo Centrodestra, Ada Vasta e Mario Amato, poi condivisa dall’intero Consiglio Comunale. Per un solo giorno, lo scorso gennaio, il Secondo Circolo didattico aveva sperimentato il “servizio”: un’iniziativa giocosa che ha avuto pure il plauso dell’amministrazione comunale, a dimostrazione che è possibile attuarla e realizzarla. Invece, poi, nulla. Ad anno scolastico inoltrato, nessun provvedimento in tale direzione.
Per questo, sette consiglieri (Ada Vasta, Mario Amato, Daniele Sapia, Mauro Mursia, Fabrizio Portale, Veronica Rapisarda e Marco Cantarella) hanno presentato un’interrogazione al sindaco Glorioso per chiedere chiarimenti sulla mancata attivazione dell’iniziativa. Eppure gli amministratori hanno avuto oltre 20 mesi di tempo per pensare, promuovere, organizzare ed attuare. Senza considerare che il Comune spende 40mila euro all’anno per il trasporto scolastico urbano ed oltre 130mila euro sono stati previsti per la dotazione di due nuovi scuolabus per sostituire quelli vecchi, già spesse volte fermati e multati dalla polizia stradale per mancanza di requisiti i sicurezza minimi.
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Politica
Riecco il “turnover”: si dimette la consigliera Messina, entra Laudani
Movimenti interni al gruppo “Biancavilla mi piace” che fa riferimento all’assessore Vincenzo Giardina
La consigliera Emanuela Messina si è dimessa dalla carica. Lo ha comunicato in una lettera al presidente Luigi D’Asero, oltre che al sindaco Antonio Bonanno e al segretario comunale Antonino Bartolotta.
Messina era stata eletta nella lista “Biancavilla mi piace”, una delle ramificazioni della destra biancavillese riconducibile a Fratelli d’Italia, che fa riferimento all’assessore Vincenzo Giardina.
«Lascio la carica di consigliere comunale – spiega lei – in un’ottica di turnazione all’interno della lista “Biancavilla mi piace” con l’orgoglio di aver ricoperto questo ruolo con impegno e senso di responsabilità nei confronti dei miei sostenitore e dei cittadini tutti. Questa esperienza mi ha dato tanto sia dal punto di vista umano che politico, oltre alla consapevolezza che spendersi per la propria città è sempre qualcosa di altamente gratificante».
Il posto lasciato vuoto in aula sarà ora occupata da un’altra donna, prima dei non eletti della lista, ovvero Mariagrazia Laudani. Il suo insediamento nell’assemblea cittadina con il rito del giuramento avverrà alla prima seduta utile che sarà convocata dal presidente D’Asero.
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gianfranco galvagno
28 Ottobre 2015 at 10:58
Qualche personale considerazione su questa iniziativa
– se è già stata approvata tempo fa, la normalità sarebbe stata quella di attuarla in tempi accettabili, senza necessità di “interrogazioni”;
– oltre a ritenerla utile e proficua per la scolaresca e anche simpatica per lo scenario cittadino, la fortuna di avere un clima favorevole consentirebbe di attuarla per lungo periodo durante l’anno scolastico con un conseguente risparmio economico su quei 40 mila euro/anno destinati al trasporto (intanto l’anno scolastico è già iniziato……).
La domanda: c’è stata una seria e importante motivazione per questo ritardo?
Sono consapevole che ciò che ho scritto è scontato, elementare e banale, ma non lo avrei fatto se non ci fossero stati di mezzo 20 mesi di tempo trascorso.
Inoltre ci sarebbe da commentare la prevista spesa di 130 mila euro per la sostituzione dei 2 scuolabus, ma questa forse non è la sede giusta.
Un cordiale saluto