Cronaca
A18, incidente tra auto e moto: “miracolati” due biancavillesi


L’auto coinvolta nell’incidente
La giovane coppia di Biancavilla viaggiava su una moto di grossa cilindrata. La ragazza è stata trasportata al “Cannizzaro” in elisoccorso. I due occupanti dell’auto al “Garibaldi”. Per fortuna nessuno dei feriti è grave.
di Salvo Sessa
È di tre feriti, per fortuna non gravi, il bilancio dell’incidente che si è verificato ieri, intorno alle 16, sulla A18, tra gli svincoli di Giarre e Acireale e che ha coinvolto un’auto Peugeot 206 e una moto Bmw.
La Peugeot, che viaggiava da Catania verso Messina, con a bordo due persone residenti nel Messinese, giunta all’altezza del km 62 (in territorio di Santa Venerina a 4 km dallo svincolo di Giarre), per cause ancora in fase di accertamento da parte della Polstrada di Giardini Naxsos, dopo aver sfondato lo spartitraffico, ha invaso la carreggiata opposta, centrando la moto di grossa cilindrata che procedeva in direzione opposta con in sella due giovani di Biancavilla.
L’auto ha urtato il bauletto della moto, evitando così conseguenze ben più gravi ai due centauri. Possiamo dire che i due giovani che viaggiavano sulla moto si possono ritenere dei “miracolati”.
Nonostante il violento impatto con la Peugeot, il conducente della Bmw, con grande abilità, ha proseguito la sua corsa, restando in equilibrio e senza rovinare a terra, per oltre un centinaio di metri.
Scattati i soccorsi, sul luogo dell’incidente, oltre alla Polstrada, giungevano i vigili del fuoco volontari del distaccamento di Linguaglossa, che in quel momento percorrevano la Catania-Messina e quelli di Riposto, assieme alle ambulanze del 118.
Per diversi minuti, le squadre dei pompieri, temendo che uno dei due centauri fosse caduto giù dal viadotto, hanno effettuato delle ricerche nella scarpata sottostante. La giovane che stava seduta dietro sulla moto, trasportata con elisoccorso all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, che è atterrato sulla carreggiata della Messina-Catania, ha riportato solo una frattura alla caviglia.
I due occupanti della Peugeot rimasti feriti sono stati, invece, accompagnati all’ospedale “Garibaldi” di Catania e non corrono pericoli di vita.
Il traffico ha subito per qualche ora su entrambe le carreggiate della A18 dei forti rallentamenti.
(tratto da “La Sicilia” dell’8 agosto 2015

Gli incolonnamenti sulla A18 seguiti all’incidente

Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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