Politica
Conto consuntivo 2014 irregolare? Assicura il Pd: «Nessuna anomalia»
A distanza di tre giorni dall’annuncio di un esposto dell’opposizione alla magistratura contabile, replica il capogruppo del Partito democratico e presidente della Commissione “Bilancio”, Vincenzo Cantarella.
«Nessuna anomalia perché il “conteso“ riaccertamento straordinario dei residui, è competenza della Giunta, che si è trovata di fronte al caotico contesto normativo a causa prima del rinvio dell’armonizzazione contabile e poi per la Regione che ha invertito la direzione, obbligando i comuni ad adeguarsi ai nuovi principi contabili. Dunque, si sta completando l’accertamento, che sarà trasmesso e adottato dal Consiglio, prima del Bilancio di Previsione 2015».
Con queste parole, Vincenzo Cantarella, capogruppo del Pd e presidente della commissione consiliare “Bilancio”, replica ai gruppi dell’opposizione, dopo l’ok del Consiglio Comunale al Consuntivo 2014, in riferimento al loro annuncio di presentare un esposto alla Corte dei conti per l’assenza di atti previsti dalla normativa, a cominciare dal cosiddetto “riaccertamento straordinario”.
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►«Irregolarità sul Consuntivo 2014»: parte esposto alla Corte dei conti
Se sulle questioni mosse da FdI-An, Forza Italia e Ncd, il sindaco Giuseppe Glorioso, contattato da Biancavilla Oggi, ha preferito non rilasciare finora alcuna replica, la risposta del suo schieramento, a tre giorni dall’attacco del Centrodestra, è affidata a Vincenzo Cantarella.
«L’iter per l’approvazione del conto consuntivo 2014 anche su spinta del consiglio comunale, era già stato avviato –spiega l’esponente Pd– e proprio la mancata approvazione avrebbe comportato la nomina di un commissario poi pagato dal comune, rischiando altresì lo scioglimento del consiglio per inadempienza. Certo è che il consuntivo 2014 non può essere inficiato dal voto favorevole riscontrato in aula, perché anche per le società “partecipate”, il riaccertamento avviene sulla scorta del risultato 2014».
Cantarella smorza i termini: «Le criticità sono comuni a tutti gli Enti locali della Sicilia spesso determinate dai minori trasferimenti Regionali/Statali. Riguardo le minori entrate del 2015, constatata la bassa capacità di recupero crediti (2% circa), è stata avviata una fase sperimentale (18 mesi) con altro soggetto abilitato alla riscossione».
«L’argomento –puntualizza poi il capogruppo democratico– è stato trattato in commissione Bilancio e nel verbale non si evincono critiche o proposte della minoranza. Dunque meraviglia questa improvvisa e tardiva invettiva della minoranza che sembra voglia esternare un ruggito mediatico, per poi miagolare la propria politica di “distesa e sobria esistenza in vita”. Al solito, non si riscontra nessuna proposta alternativa. Le criticità indigene/endogene esistono, difatti è in atto una inversione di tendenza per una gestione coerente ai nuovi dettami di Legge».
«Appare pretestuoso –secondo Vincenzo Cantarella– questo colpetto di coda via web, perché, in aula nessuno ha notato niente di particolare, doglianze poi confezionate per Biancavilla Oggi (in realtà si tratta di un comunicato stampa del Centrodestra inviato a tutte le testate giornalistiche, non soltanto al nostro quotidiano, ndr). Controllo? Vero e serrato? Ben venga! Verifichiamo le scelte e gli atti prodotti dal 2000 in poi e vediamo cosa vien fuori? Con l’impegno di rendere pubblico tutto».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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