Cronaca
Incendio distrugge box al cimitero: autocombustione o origine dolosa?

Il fuoco ha incenerito il prefabbricato dell’impresa che sta realizzando la nuova cappella funeraria comunale. Non ci sarebbero segni evidenti per supporre la presenza di una mano criminale. Ma è un’ipotesi non esclusa del tutto.
di Vittorio Fiorenza
Prefabbricato distrutto completamente dalle fiamme all’interno del cimitero nuovo di Biancavilla. Non ci sarebbero segni evidenti per supportare una matrice dolosa, ma si tratta di una possibilità non esclusa del tutto dai carabinieri.
Il box era di pertinenza dell’impresa, la Ade s.c.a.r.l., amministrata da Daniele Di Bella, che è impegnata nella costruzione, in project financing, della nuova cappella funeraria comunale. Il prefabbricato, sistemato all’ingresso del cimitero di via della Montagna, poco prima del passaggio a livello della Fce, era utilizzato come ufficio: all’interno, una scrivania, alcune sedie, scaffali con documenti e attrezzi di lavoro. Tutto ridotto in cenere.
Ad accorgersi dell’incendio è stato il capocantiere. È intervenuta una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Dai rilievi che sono stati compiuti, non sono emerse tracce di liquido infiammabile. Possibile, quindi, che il fuoco si sia innescato a causa di una lenta autocombustione dall’interno. L’impresa –va anche detto– non ha ricevuto telefonate o richieste “anomale”.
Si fa notare, tuttavia, che il box era nuovo e al suo interno non vi erano elementi elettrici o infiammabili, tali da potere immaginare un’autocombustione di quel tipo.
Da qui, dunque, la posizione dei militari della locale stazione dei carabinieri, che al momento non escludono alcuna pista.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cronaca
Droga e violazioni stradali: 30 carabinieri in azione a Biancavilla
Posti di controllo lungo le vie principali del paese: elevate quasi 10mila euro di sanzioni

Contrasto all’illegalità diffusa e incremento della sicurezza: questi gli obiettivi dei Carabinieri di Paternò, che nei giorni scorsi hanno svolto un articolato servizio straordinario a largo raggio a Biancavilla con il supporto dei colleghi della C.I.O. del 12° Reggimento Sicilia.
Il servizio ha impiegato più di 30 militari, che hanno rivolto la loro attenzione a differenti settori d’intervento: dal consumo di droghe alle norme in materia di circolazione stradale. Posti di controllo sono stati effettuate da diverse pattuglie lungo le vie principali di Biancavilla, in particolare in piazza Annunziata e via Vittorio Emanuele.
Segnalati alla Prefettura due giovani, un licodiese e un biancavillese. Passeggiavano nella strada principale e alla vista dei militari hanno cambiato direzione di marcia. Inevitabile la perquisizione. Trovate nelle loro tasche alcune dosi di marijuana, immediatamente sequestrate.
In una seconda fase, pattuglie impegnate nel contrasto alle condotte di guida irresponsabili. In quest’ambito, identificate circa 70 persone, controllati 35 veicoli ed elevate numerose sanzioni per le violazioni del Codice della strada. Riscontrata l’assenza di casco da parte di scooteristi, auto senza assicurazione o revisione. Fermata un’auto con rimorchio carico di merci pericolose. Diciotto le sanzioni per complessivi 9.750 euro, oltre ad un fermo amministrativo per un veicolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca2 mesi fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla3 mesi fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri
-
Cronaca3 mesi fa
Droga, pizzo e trasporti: Pippo Mancari “u pipi” a capo del clan di Biancavilla