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Incendio distrugge box al cimitero: autocombustione o origine dolosa?

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Il fuoco ha incenerito il prefabbricato dell’impresa che sta realizzando la nuova cappella funeraria comunale. Non ci sarebbero segni evidenti per supporre la presenza di una mano criminale. Ma è un’ipotesi non esclusa del tutto.

 

di Vittorio Fiorenza

Prefabbricato distrutto completamente dalle fiamme all’interno del cimitero nuovo di Biancavilla. Non ci sarebbero segni evidenti per supportare una matrice dolosa, ma si tratta di una possibilità non esclusa del tutto dai carabinieri.

Il box era di pertinenza dell’impresa, la Ade s.c.a.r.l., amministrata da Daniele Di Bella, che è impegnata nella costruzione, in project financing, della nuova cappella funeraria comunale. Il prefabbricato, sistemato all’ingresso del cimitero di via della Montagna, poco prima del passaggio a livello della Fce, era utilizzato come ufficio: all’interno, una scrivania, alcune sedie, scaffali con documenti e attrezzi di lavoro. Tutto ridotto in cenere.

Ad accorgersi dell’incendio è stato il capocantiere. È intervenuta una squadra di vigili del fuoco del distaccamento di Adrano. Dai rilievi che sono stati compiuti, non sono emerse tracce di liquido infiammabile. Possibile, quindi, che il fuoco si sia innescato a causa di una lenta autocombustione dall’interno. L’impresa –va anche detto– non ha ricevuto telefonate o richieste “anomale”.

Si fa notare, tuttavia, che il box era nuovo e al suo interno non vi erano elementi elettrici o infiammabili, tali da potere immaginare un’autocombustione di quel tipo.

Da qui, dunque, la posizione dei militari della locale stazione dei carabinieri, che al momento non escludono alcuna pista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Una donna chiede aiuto alla polizia: «Io, violentata in un garage di Biancavilla»

La presunta vittima, come riportato da MeridioNews, ha presentato una denuncia: indagini in corso

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Una donna sarebbe stata violentata all’interno di un garage di Biancavilla, mentre si trovava in auto con un uomo di 50 anni. La presunta vittima avrebbe già presentato querela e le indagini affidate alla polizia, sono in corso.

È quanto riporta il quotidiano online MeridioNews. Il fatto sarebbe avvenuto la notte dell’1 settembre, quando la donna avrebbe chiesto aiuto alle forze dell’ordine nei pressi di una stazione di servizio, non lontana dall’ospedale “Garibaldi” di Nesima. Proprio nella struttura sanitaria, la donna sarebbe stata visitata, riscontrando segni compatibili con una violenza sessuale. Ai poliziotti, la presunta vittima avrebbe detto che l’abuso sarebbe avvenuto in un garage di Biancavilla di proprietà dell’uomo, mentre era all’interno della vettura di quest’ultimo.

Secondo quanto riporta MerdioNews, gli agenti di polizia hanno già identificato il 50enne, effettuato i rilievi scientifici e sequestrato la sua auto. L’uomo risulta denunciato in stato di libertà, a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori approfondimenti e verifiche, nel tentativo di fare luce su questo caso.

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