Politica
Rapisarda sbatte la porta, volano gli stracci in Forza Italia
La consigliera si ricolloca nella “Civica delle libertà” e accusa: «Vado via per vecchi modi di intendere la politica». La replica: «Macché, va via perché non accontentata nella scelta di un suo parente tra i revisori dei conti».
di Vittorio Fiorenza
La consigliera Veronica Rapisarda esce da Forza Italia, sbattendo la porta ed accusando dirigenti e colleghi di praticare «vecchi e superati modi di fare e di intendere la politica». La replica del coordinamento comunale di FI non si fa attendere: «Il fatto è che non l’abbiamo accontentata quando voleva indicare come revisore dei conti un suo parente. Siamo orgogliosi di non avere ceduto al ricatto».
Insomma, volano gli stracci tra i berlusconiani biancavillesi, dopo che la consigliera è uscita allo scoperto, comunicando la sua decisione con una lettera letta in Consiglio Comunale.
«Resto all’opposizione». Anche se…
Rapisarda ha anche specificato di ricostituire il gruppo “Civica delle libertà – Uniti per Biancavilla”, lista in appoggio al candidato sindaco del Centrodestra, Antonio Bonanno, nella quale era stata eletta assieme a Vincenzo Mignemi, poi passato tra gli scranni della maggioranza. La strada percorsa da Mignemi sarà battuta pure da Rapisarda? Lei nega adesioni alla maggioranza, anzi ha puntualizzato di volersene stare all’opposizione, anche se sembra dare ampie aperture: «Libera da pregiudizi e da logiche del passato, non mi esimerò dal dare un contributo politico importante alle proposte e ai progetti che guardano con coraggio al futuro della città». Frasi che si possono interpretare in mille modi.
«Sono venute meno –spiega meglio Rapisarda– le condizioni necessarie per proseguire un percorso politico costruttivo all’interno di Forza Italia, in cui da qualche tempo appare evidente il tentativo di pochi esponenti di determinate arbitrariamente e senza alcuna forma di condivisione le scelte e le azioni politiche del partito, senza peraltro, tenere conto dei ruoli e delle funzioni che si esercitano».
La posizione della consigliera non sorprende. Già in occasione del rinnovo del Collegio dei revisori dei conti, il suo voto, anziché andare a Franco Motta, indicato dall’opposizione, ha preso altre direzioni, allineandosi alle proposte avanzate dallo schieramento di maggioranza. E in effetti, Rapisarda ne approfitta per lamentare che in quella fase è stata, da parte degli ormai ex colleghi di partito, sarebbe stata «tenuta all’oscuro dalle scelte che si stavano per intraprendere».
Ecco perché già dal giorno dopo il voto in Consiglio Comunale per i nuovi revisori dei conti, il Centrodestra ha di fatto considerato Rapisarda agganciata nell’orbita della maggioranza. Adesso, questo ulteriore passo politico ha fatto reagire e sbroccare il partito.
«Non abbiamo ceduto al ricatto»
Forza Italia, in una nota politica, si mostra sarcasticamente “luttuosa”: «Siamo veramente commossi e addolorati per la grande e grave perdita che il gruppo consiliare di Forza Italia ha avuto, a seguito del triste abbandono della consigliera Veronica Rapisarda. Non sappiamo più come fare all’interno del partito e del gruppo per la mancanza delle proposte politiche portate avanti nel partito e nel consiglio, senza le quali certamente il nostro partito e il paese non può più andare avanti. Tutte le sue iniziative politiche, anche sforzandoci con benevolenza, risultano pari allo zero».
Le dichiarazioni della Rapisarda vengono definite dal partito “farneticanti”. E dal coordinamento si dà un’altra lettura dei fatti: «Per rispetto dei cittadini occorre dire la verità sulle reali ragioni della fuoriuscita dal gruppo di FI dalla consigliera, maturata a seguito della scelta del partito di non “accontentare” quale revisore dei conti un suo parente. Ai cittadini va chiesto se scegliere un parente di un consigliere appartenga al nuovo sistema politico cui afferma di riferirsi Rapisarda o se, piuttosto, non appartenga ad un becero sistema di degenerazione politica».
Il gruppo di Forza Italia sottolinea di essere «orgoglioso di non aver ceduto ad un vero e proprio ricatto politico, consapevole che il rifiuto avrebbe causato la perdita di un consigliere comunale, ma che la scelta sarebbe stata apprezzata dai cittadini ostili alla politica di spartizione delle poltrone. Forza Italia con senso di responsabilità non ha scelto quale rappresentante della minoranza consiliare nel Collegio dei revisori dei conti, un suo riferimento, pur essendo il partito con più rappresentanza consiliare. Per l’unità dell’intero Centrodestra ha votato un altro nome della stessa area, dimostrando così che alla poltrona magari di qualche parente, il partito ha preferito il valore del progetto politico».
E poi l’affondo: «Non possiamo esimerci dall’esprimere alla consigliera veronica Rapisarda gli auguri più affettuosi, certi che il suo percorso (e speriamo non sia l’ultimo) possa dare alla consigliera tutte le soddisfazioni non solo politiche, ma personali e familiari, e al paese tutte le sue grandi proposte fino ad ora mai pervenute».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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Nicolino UnAmico Incomune
14 Febbraio 2015 at 16:08
Che brutta sensazione vedere Pogliese e Borsellino sullo sfondo …povera Patria che violenta i propri Eroi …. Comunque, per rimanere in tema: questo sindaco è il piu’ culuto di tutti i tempi :governa con una maggioranza bulgara. Una opposizione praticamente inesistente ed in vendita…. Tutte le persone che a Biancavilla hanno un tesserino di giornalista ( escluso il direttore di codesto newspaper on line ) sono stati ‘pagati ‘ da questo uomo ( diciamo uomo per dire ) . Addetti ed addette stampa. chi ha fatto carriera negli enti pubblici, chi ancora gli fa da autista o i comunicati o stampa o sul proprio profilo facebook. I media tutti allineati . Hanno i contributi dal comune. Escluso il newspaper online che mi sta ospitando. O si autocensurano per ringraziarlo, o si autocensurano preventivamente per avere modo di ringraziarlo dopo qualche contributo pubblico elargito. E noi paghiamoooooo …… Culutissimo !!!!!!!
Nicolino UnAmico Incomune
11 Febbraio 2015 at 23:27
Che brutta sensazione vedere Pogliese e Borsellino sullo sfondo …povera Patria che violenta i propri Eroi …. Comunque, per rimanere in tema: questo sindaco è il piu’ culuto di tutti i tempi: governa con una maggioranza bulgara. Una opposizione praticamente inesistente ed in vendita…. Tutte le persone che a Biancavilla hanno un tesserino di giornalista ( escluso il direttore di codesto newspaper on line ) sono stai ‘pagati ‘ da questo uomo. Addetti ed addette stampa. chi ha fatto carriera negli enti pubblici, chi ancora gli fa da autista o i comunicati o stampa o sul proprio profilo facebook. I media tutti allineati . Hanno i contributi dal comune. Escluso il newspaper online che mi sta ospitando. O si autocensurano per ringraziarlo, o si autocensurano preventivamente per avere modo di ringraziarlo dopo qualche contributo pubblico elargito. E noi paghiamoooooo …… Culutissimo !!!!!!!