Politica
La batosta Imu sui terreni agricoli, il Comune ricorre al Tar Lazio


La batosta del governo Renzi che prevede l’Imu sui terreni agricoli delle aree montane e collinari non risparmia Biancavilla. Il nostro territorio non è più classificato ed inserito in tali aree e quindi non può godere dell’esenzione. Questo significa far cadere un macigno su agricoltori, imprese agricole e piccoli proprietari con il rischio di mettere in ginocchio la già provata economia agricola.
Contro il decreto interministeriale che prevede tutto questo, il Comune di Biancavilla fa sapere adesso che ricorrerà al Tar del Lazio, analogamente a quanto annunciato da molti altri enti locali, per ripristinare la precedente esenzione.
Lo rende noto l’assessore Giusi Mursia, dopo la delibera di giunta che autorizza il sindaco Giuseppe Glorioso a proporre ricordo giurisdizionale innanzi al tribunale amministrativo.
Questa situazione, spiega l’assessore, «provoca disparità di trattamento tra territori del tutto omogenei per l’irragionevole imposizione di un’imposta non legata all’effettiva natura e posizione del bene. Inoltre le metodologie ed i termini previsti per il pagamento dell’imposta municipale propria sui terreni agricoli sono in palese contraddizione con le norme poste a tutela del contribuente in materia di irretroattività e di spazio temporale minimo per l’attivazione di adempimenti relativi a provvedimenti impositivi».
Da tenere in considerazione, poi, delle difficoltà finanziarie complessive. «La conseguente decurtazione dei trasferimenti a valere sul Fondo di solidarietà comunale, priva il nostro Comune –sottolinea Mursia– dell’adeguata disponibilità economica e della necessaria liquidità per garantire la copertura contabile ed onorare i pagamenti degli impegni finanziari assunti durante l’anno, con gravissimi squilibri finanziari e pesanti conseguenze sull’erogazione dei servizi essenziali alla comunità locale».
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Politica
Via ai lavori di ristrutturazione della casermetta comunale di Piano Mirio
La struttura, nel cuore del Parco dell’Etna, ha beneficiato 130mila euro: le opere dureranno 4 mesi


Al via l’opera di riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo, nel cuore del Parco dell’Etna. Il sindaco di Biancavilla ha presenziato all’inizio dei lavori da parte della ditta che si è aggiudicata l’appalto. L’amministrazione ha beneficiato di un finanziamento di 130mila euro del Gal Etna. Una volta rimessa a nuovo, la Casermetta diventerà un punto di accoglienza per escursionisti e appassionati della montagna e riferimento per la promozione del turismo ambientale.
«L’intervento sulla struttura – spiega l’assessore Salvo Di Marzo – prevede il ripristino del tetto e delle parti danneggiate dai vandali nel corso degli anni». La durata dei lavori è di 4 mesi.
«La riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo – osserva il sindaco Antonio Bonanno – segue di poche settimane l’inserimento ufficiale di Biancavilla come “Terza Porta dell’Etna” da parte della Città Metropolitana. Com’è noto l’abbiamo battezzata “La Porta del Sole”».
«Riqualificare la “Casermetta” di Piano Mirio – continua il sindaco – ci consente di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica promuovendo le nostre tipicità locali ai turisti che vengono in Sicilia per ammirare il vulcano. Da questo versante l’Etna dà il meglio di sé, un vero spettacolo della natura apprezzato pochi mesi fa dai ciclisti del Giro d’Italia. Per questo la “Casermetta” entrerà a pieno titolo tra i “gioielli” della nostra città. Quando i lavori saranno ultimati, affideremo la Casermetta a un’associazione che ne garantisca al meglio la sua fruizione».
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