In città
Minori a rischio: convegno con associazioni, famiglie e istituzioni

“Minori a rischio, famiglie affidatarie e volontariato”. Su queste tre direttrici si ripropone il convengo promosso dall’associazione “Casa di Maria” di Biancavilla in programma il 20 gennaio a Villa delle Favare, a partire dalle ore 9. Obiettivo dell’incontro è quello di «estendere la rete, migliorando il rapporto tra famiglie e servizi, creare delle nuove progettualità per un territorio più accogliente e pronto a sperimentare sempre più un’attenzione e una responsabilità condivisa».
Nel corso delle giornata si alterneranno gli interventi, nel tentativo di trovare risposte. Sergio Pennisi e la moglie Carmela Comes, fondatori di Casa di Maria, sottolineano che «negli anni si sono intensificate le situazioni di degrado e abbandono di minori del territorio e dei territori limitrofi. Tante le esperienze positive, ma si registra anche, purtroppo, una difficoltà di dialogo con le istituzioni su vari livelli».
Nel corso dei lavori, coordinati da Salvatore Cacciola, presidente del Cnca, e da Giusi Rasà, docente del liceo “Scienze umane di Biancavilla, prenderanno la parola rappresentanti delle forze dell’ordine, educatori, giudici, operatori del settore dell’infanzia, rappresentanti di associazioni e di famiglie affidatarie.
Prevista, tra le altre, la presenza dell’assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Bruno Caruso, del presidente dell’associazione Meter, don Fortunato Di Noto, del presidente del Tribunale dei minorenni di Catania, Francesca Pricoco, e del presidente nazionale Cnca, don Armando Zappolini.
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In città
Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.
Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.
L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.
Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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