Connettiti con

Detto tra blog

Porte girevoli al Comune per una giunta usata come un albergo ad ore

Pubblicato

il

La “magia del Natale” la viviamo già nelle strade piene di luci, nelle vetrine addobbate a festa ed ovviamente nella programmazione televisiva. Anche quest’anno, come ogni anno, alla vigilia di Natale trasmetteranno una poltrona per due, la classica fiaba del capitalismo buono che manda sul lastrico quello cattivo. Ma lo show per i fortunati cittadini di Biancavilla è già in onda: il sindaco Glorioso ha voluto allietarli con un riadattamento in chiave grottesca del classico, mettendo in scena “Tre poltrone per sei”, la commedia era prevista per ottobre, ma il sindaco non volendo privare i cittadini di questo immancabile dono natalizio ha rimandato tutto a dicembre, con buona pace di tronisti, comparse e primedonne.

Si avverte una certa fibrillazione nell’aria, le riserve corrono a scaldarsi mentre i protagonisti in campo salutano gli spalti a denti stretti per nulla stanchi. Gli incarichi ruoteranno come previsto da accordi elettorali, tutte le forze politiche di maggioranza avranno una poltrona, mentre quelle di minoranza si dovranno accontentare di collaborare alla dura stagione della politica nazionale e locale per il bene del paese. Un’accorta regia quella del sindaco, che conosce bene i limiti legali del proprio potere, ma disconosce volutamente quelli etico-politici e pertanto abusa del proprio potere decisionale sulla giunta, trasmettendo un’immagine degradante della politica che di certo non passa inosservata nelle coscienze degli spettatori del grottesco spettacolo.

La giunta comunale quale organo esecutivo è di fatto scelta dal sindaco e dalla sua maggioranza, ma ciò non deve tradursi nell’avvilente immagine di questi giorni. Il disporre di una squadra di governo non equivale al disporre delle poltrone sulle quali far comodamente accomodare ospiti ed amici di coalizione. Le porte della giunta non possono essere porte girevoli con timer incorporato.

Il messaggio che trasmettete è chiaro quanto negativo, la politica è la poltrona con disarmante equivalenza, costituite coalizioni, centellinando incarichi e dato l’esiguo numero di posizioni lavorative libere, fate in modo da accontentare tutti con un severo tournover, perché di questo si tratta. È finita da tempo l’etica democratica e la bonaria volontà dell’includere tutti nel governo della città, quelle restano fiabe buone solo a Natale. La disarmante verità è che la politica si fa lanciando a tutti un osso ed a tutti una poltrona, con accordi che di trasparente non hanno nulla e di programmatico ancor meno.

Che ve lo dico a fare, lo sapete già ed è proprio la tranquilla accettazione dello spettacolo che ci si presenta che preoccupa. È naturale che si usi la giunta come un albergo ad ore, è naturale che le coalizioni si basino sulle poltrone, è naturale che la politica abbia come mezzo e come fine questo? Che ve lo dico a fare, sapete già che come sempre ci sarà il lieto fine, in fondo è Natale!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

  1. Salvatore Portale

    12 Gennaio 2015 at 0:52

    Analisi accurata e condivisibile, peraltro molto chiara l’esposizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Detto tra blog

Biancavilla insensibile alla strategia “plastic free”: chiude la “Casa dell’acqua”

In altre città è un successo, da noi è un flop: mancano senso civico, rispetto ambientale e cultura “green”

Pubblicato

il

di VINCENZO RUSSO

Era stata inaugurata due anni fa in piazza Don Bosco ed era stata annunciata come un’iniziativa di civiltà. La “Casa dell’acqua” era a disposizione di tutti: il prezioso liquido controllato ed adeguatamente filtrato ad un prezzo di 5 centesimi a litro. Ognuno, con una tessera acquistabile in alcuni punti vendita di Biancavilla, avrebbe potuto riempire proprie bottiglie. Un gesto semplice con una duplice finalità: risparmiare sull’acquisto di acqua ed evitare la disporsione di plactica. Un gesto che ogni cittadino attento alla comunità e alla causa ecologica (che riguarda tutti indistintamente) avrebbe dovuto compiere con convinzione.

Invece, poche decine di biancavillesi hanno usufruito del servizio, aderendo civilmente alla strategia “plastic free” e contribuendo ad una minore diffusione della plastica. Così, mentre in diverse altre città (anche vicine alla nostra), le “Case dell’acqua” sono ampiamente utilizzate, da noi si assiste all’esatto opposto.

A Biancavilla, la ditta che gestisce il servizio ha dovuto constatare la non sostenibilità. Pertanto, la piccola struttura di erogazione idrica di piazza Don Bosco – come recita un avviso – è destinata ad essere disinstallata. Anzi, il termine ultimo era stato già fissato per febbraio per gli utenti che ancora hanno credito da spendere.

Non è una buona notizia, questa. Perché Biancavilla si dimostra ancora una volta insensibile a regole di civiltà, al rispetto ambientale e alla cultura “green”. Che grande delusione! Mi chiedo quanti politici di destra e di sinistra abbiano utilizzato la “Casa dell’acqua”, giusto per dare l’esempio.

Dove sono i cosiddetti “ambientalisti” da tastiera? E dove sono coloro che in piazza Roma avevano parlato di “plastic free”? Forse era solo un pretesto per auto propaganda a favore di telecamere per poi andare a fare la spesa, riempendo la macchina di confezioni d’acqua in bottiglie e cellophan di plastica. Sta di fatto che su 8mila famiglie biancavillesi, soltanto alcune decine hanno usato la “Casa dell’acqua”. A loro va un plauso, a tutto il resto un velo pietoso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti