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Cronaca

Porto abusivo d’armi, arrestato e poi scarcerato un cacciatore 49enne

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È stato arrestato (e poi scarcerato), in flagranza di reato, il 49enne Antonino Salomone, di Biancavilla, per detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo con matricola abrasa. L’uomo, con l’aiuto di altri due cacciatori, denunciati per favoreggiamento personale in concorso, alla vista dei militari aveva cercato di occultare, tra la vegetazione, un fucile semiautomatico, calibro 12, marca Browning con matricola abrasa, corredato da 39 cartucce.

Inoltre, controlli hanno fatto emergere che deteneva illegalmente nella propria abitazione un altro fucile, calibro 12, marca Renato Gamba, di proprietà del suocero, il quale però era deceduto nel 1993.

Il Gip presso il Tribunale di Catania, Monaco Crea, in sede di udienza di convalida dell’arresto, tuttavia, accogliendo la richiesta avanzata dal difensore, avv. Alfio Pennisi, ha disposto l’immediata scarcerazione di Salomone, rimettendolo in libertà.

Il giudice, secondo il legale, «oltre a ritenere non sussistente alcuna esigenza cautelare, non ha ravvisato nel comportamento del sig. Salomone Antonino alcun allarme sociale, essendo stata la sua azione determinata esclusivamente dalla passione venatoria».

L’episodio rientra nell’ambito dei controlli effettuati in coincidenza con l’apertura anticipata al 1° settembre della stagione della caccia.

È scattato così il piano di prevenzione del Comando provinciale dei carabinieri di Catania, esteso a tutto il territorio etneo.

L’attività dell’Arma sarà espletata attraverso i controlli amministrativi (porto d’armi, licenze varie e regole di detenzione), prevenzione del fenomeno dei furti di armi da caccia nelle abitazioni, che soprattutto in questo periodo vede una importante recrudescenza, incremento dei servizi di controllo del territorio nelle aree boschive per assicurare il regolare svolgimento delle operazioni di caccia, non tralasciando il fattore incendi che potrebbero essere causati dall’incendio di sterpaglie da parte dei cacciatori per scovare la selvaggina.

(Ultimo aggiornamento: 4 settembre)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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