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In città

Il Lions club fa restaurare l’Odigitria, il dipinto torna all’antico splendore

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Soci Lions

Il gruppo di soci Lions con i relatori dell’incontro e il parroco Salvatore Nicoletti (foto Giovanni Scuderi)

di Vittorio Fiorenza

In più parti era scrostato e i colori avevano perso l’armonia originaria. Adesso, il dipinto della Madonna dell’Odigitria, che campeggia nell’altare dell’omonima chiesa di Biancavilla, ha ritrovato lo splendore di un tempo. Effetto degli interventi di restauro che il laboratorio d’arte Calvagna di San Gregorio ha effettuato per conto del Lions club Adrano, Bronte, Biancavilla, che si è fatto carico dei lavori.

Il dipinto dopo il restauro (foto Giovanni Scuderi)

Il dipinto dopo il restauro (foto Giovanni Scuderi)

Il quadro, un olio su tela di circa 4 metri per due, opera del copista biancavillese Placido Rapisarda realizzata nella seconda metà dell’Ottocento, è stato sottoposto ad intervento di restauro sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania. Interventi che hanno riguardato pure l’intelaiatura e la doratura della cornice.

In un incontro in chiesa sono stati forniti i dettagli degli interventi ai parrocchiani e ai soci Lions. Sono intervenuti il presidente Lions, Salvatore Zinna, i culturi di storia locale, Salvuccio Furnari e Nino Distefano, e il parroco Salvatore Nicoletti.

Il Lions club non è nuovo ad iniziative del genere. A Biancavilla ha già contributo al rifacimento della facciata e al restauro del portale della chiesa del Purgatorio, mentre ad Adrano si è intestato gli interventi su dipinti nelle chiese dei Cappuccini e Santa Lucia e, a Bronte, nel Real collegio Capizzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Chiesa

Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla

Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

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Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco. 

Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.

In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive. 

Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo». 

«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».

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In città

Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”

Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

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Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.

Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.

L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.

Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.

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