In città
Il Lions club fa restaurare l’Odigitria, il dipinto torna all’antico splendore


Il gruppo di soci Lions con i relatori dell’incontro e il parroco Salvatore Nicoletti (foto Giovanni Scuderi)
di Vittorio Fiorenza
In più parti era scrostato e i colori avevano perso l’armonia originaria. Adesso, il dipinto della Madonna dell’Odigitria, che campeggia nell’altare dell’omonima chiesa di Biancavilla, ha ritrovato lo splendore di un tempo. Effetto degli interventi di restauro che il laboratorio d’arte Calvagna di San Gregorio ha effettuato per conto del Lions club Adrano, Bronte, Biancavilla, che si è fatto carico dei lavori.

Il dipinto dopo il restauro (foto Giovanni Scuderi)
Il quadro, un olio su tela di circa 4 metri per due, opera del copista biancavillese Placido Rapisarda realizzata nella seconda metà dell’Ottocento, è stato sottoposto ad intervento di restauro sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali di Catania. Interventi che hanno riguardato pure l’intelaiatura e la doratura della cornice.
In un incontro in chiesa sono stati forniti i dettagli degli interventi ai parrocchiani e ai soci Lions. Sono intervenuti il presidente Lions, Salvatore Zinna, i culturi di storia locale, Salvuccio Furnari e Nino Distefano, e il parroco Salvatore Nicoletti.
Il Lions club non è nuovo ad iniziative del genere. A Biancavilla ha già contributo al rifacimento della facciata e al restauro del portale della chiesa del Purgatorio, mentre ad Adrano si è intestato gli interventi su dipinti nelle chiese dei Cappuccini e Santa Lucia e, a Bronte, nel Real collegio Capizzi.
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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