Politica
Rimborsi bluff, comunisti in piazza: «Politica fatta di miserie personali»
di Vittorio Fiorenza
Istituzioni e questione morale. Prende posizione Rifondazione Comunista, unica forza politica a Biancavilla, sull’indagine al palazzo comunale della Guardia di finanza di Paternò, in merito a presunte irregolarità e violazioni sui rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri, nel periodo 2008-2013.
Il partito della Falce e Martello ha promosso in piazza un volantinaggio di denuncia sul degrado morale, al di là degli aspetti giudiziari, e sul grado di credibilità degli amministratori comunali.
Pur con la cautela che richiede il caso, i militanti del Prc vogliono essere netti: «Una presunta truffa che, se confermata dalle indagini, peserebbe economicamente e moralmente con maggiore forza, in questo periodo di profonda crisi. Così, mentre concittadini onesti si sacrificano ogni giorno per dare sostentamento alla propria famiglia, lottano per mantenere il proprio posto di lavoro e pagano onestamente, ma con difficoltà, le gravose tasse imposte, c’è il rischio che si venga a scoprire che politici, votati per amministrare il bene comune, si approprino illegalmente di denaro pubblico! E’ davvero poco credibile chiedere sacrifici, chiedere di stringere la cinghia e poi fare eventuale uso illegale di denaro pubblico».
Le verifiche delle fiamme gialle, ancora al vaglio della Procura, avrebbero evidenziato firme falsificate o mancanti e contratti di assunzione fittizi.
«Noi diciamo basta –scrive Rifondazione Comunista– ad una politica fatta di miserie personali, di disprezzo quotidiano della cosa pubblica e di vessazione verso i cittadini».
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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