Chiesa
Al raduno regionale delle confraternite anche un centinaio di biancavillesi
A Grammichele il “Terzo cammino” concluso con la messa presieduta da mons. Calogero Peri

Una due giorni di conferenze, eventi, incontri e mostre culminata nella celebrazione eucaristica, in piazza Carafa, a Grammichele, presieduta dal vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri. È il terzo cammino regionale delle confraternite di Sicilia, che ha radunato numerose congregazioni religiose e migliaia di fedeli nella città calatina. Tutti con i loro abiti tradizionali, distintivi di appartenenza e fede.
A partecipare anche un nutrito gruppo di appartenenti alle confraternite di Biancavilla – circa un centinaio – delle confraternite Santissimo Sacramento, Annunziata, Rosario, Santa Maria dell’Idria, Mercede, San Giuseppe e Sant’Antonio. Le stesse, protagoniste delle processioni che animano la Settimana santa e custodi di simulacri, riti e movenze plurisecolari.
Per il governatore della confraternita dell’Idria, Giovanni D’Agati, si è trattato di «una giornata di comunione e di unità tra le confraternite della Sicilia, che ci proietta verso il giubileo delle confraternite di Roma, nel 2025».
«Un raduno – prosegue D’Agati – che testimonia la vitalità delle confraternite nella missione della carità verso il prossimo e la coesione tra tutte le realtà di Biancavilla».
Per l’occasione, consegnata l’icona della Madonna pellegrina, che girerà l’Arcidiocesi di Catania nelle prossime settimane e sarà ad Adrano il 21 e 22 ottobre.
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Chiesa
I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»
I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.
«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.
I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.
«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».
«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».
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