Chiesa
Votazioni alla confraternita dell’Idria: Nicola Chisari resta governatore

Riconfermate con voto unanime le cariche del direttivo della Confraternita Santa Maria dell’Idria e del Crocifisso Risorto di Biancavilla per il triennio 2019-2021. Nicola Chisari resta, quindi, governatore, Giuseppe Longo vice governatore, Valeria Bivona segretario e Gino Nicolosi cassiere. Riconfermato anche il maestro dei novizi, Giovanni D’Agati, l’unico ad essere presente nel direttivo sin dalla nascita della confraternita stessa. A lui spetterà anche il compito di coadiuvare ed interagire con le altre realtà ecclesiastiche diocesane.
La riunione dei confrati si è svolta all’interno della casa parrocchiale, alla presenza di Don Salvatore Nicoletti, parroco e padre spirituale dell’omonima confraternita.
Soddisfatto il governatore Nicola Chisari, che rivolgendosi all’assemblea subito dopo la votazione, «ha ringraziato tutti per la fiducia riconfermata e si sente spronato a fare ancora meglio, affinché la realtà della confraternita dell’Idria possa diventare punto fermo non solo della parrocchia stessa».
Continuando nel suo intervento ha comunicato anche le iniziative per il prossimo Natale. Infatti, «dopo la bellissima esperienza fatta per la novena natalizia dell’anno scorso, dove la confraternita si era recata in nove famiglie della parrocchia per vivere un momento di preghiera e folclore con il canto in vernacolo siciliano, quest’anno –viene sottolineato in un comunicato– sempre coinvolgendo le famiglie ed i quartieri, si vogliono riportare al vecchio splendore, nove altarini oramai dismessi, che possano diventare anche motivo di aggregazione tra le persone e far riscoprire alle nuove generazioni una usanza che oramai si sta perdendo».
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Chiesa
La devozione e gli “ossequi”: restaurata la statua della Madonna del Carmelo
Interventi finanziati dai fedeli della parrocchia dell’Idria: l’opera è di Giovambattista Sangiorgio

Dopo mesi di restauro, la parrocchia Santa Maria dell’Idria rivede il simulacro della Madonna del Carmelo in una nuova veste. Un’opera interessata ad interventi, finanziati esclusivamente dai fedeli.
La statua, realizzata con la tecnica dell’impannaggio – che prevede l’utilizzo di legno, tela, colla e stucco, ampiamente utilizzata in Sicilia – è un’opera del biancavillese Giovambattista Sangiorgio (lo stesso autore del “Cristo Risorto” di Biancavilla): risale al 1901 ed è collocata nella nicchia a lei dedicata all’interno della chiesa.
La devozione alla Madonna del Carmine è una caratteristica del Sud Italia: tante in Sicilia le chiese e le associazioni a lei dedicate. Nella parrocchia biancavillese, in passato, durante la quindicina, la messa era molto partecipata e i fedeli sostavano davanti all’altare per rivolgere i cosiddetti “ossequi”.
La statua della Madonna del Carmelo era stata già interessata, con il parroco padre Salvatore Nicoletti, a lavori, eseguiti dal professor Antonino Distefano. Restauri che, però, avevano bisogno di un nuovo ripristino.
Lo hanno eseguito, nei mesi scorsi, due giovani artisti, Francesca Crispi e Alfredo Sergi. Innanzitutto è stata resa solida la base, in seguito sono state ricostruite alcune parti mancanti e, infine, sono stati riportati i colori e le rispettive decorazioni al loro stato originale.
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Chiesa
Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”
Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.
Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.
Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.
Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.
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