Chiesa
Padre Giovanni, un prete per Sberno (con un ruolo diocesano “itinerante”)
di Giuseppe Gugliuzzo
L’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, ha deciso il ruolo che don Giovambattista Zappalà avrà a Biancavilla. Il sacerdote, innanzitutto, svolgerà, come già noto, un importante e delicato ruolo liturgico a livello diocesano. Ma a Biancavilla avrà il compito di fare attività pastorale nel quartiere “Sberno” di Biancavilla.
Dettagli annunciati dallo stesso padre Zappalà nel corso dell’omelia: «Il vescovo ha voluto che io faccia un servizio di formazione liturgica a livello diocesano. Non un ministero di scrivania, ma itinerante. Dovrò incontrare tutti i parroci e i gruppi liturgici diffusi nella diocesi e dove questi gruppi non ci sono, dovrò aiutarli a farli nascere, ed è per questo che il vescovo non ha voluto che io abbia una parrocchia, proprio per dedicarmi a questo servizio a cui tanto tiene e sta investendo. È un servizio nuovo, mai fatto in diocesi e quindi sarà un ministero arricchente ed entusiasmante».
Da pochi giorni, padre Zappalà sta anche insegnando liturgia presso l’Istituto di Scienze Religiose “San Luca” di Catania.
A Biancavilla, don Giovambattista, oltre che continuare a svolgere l’incarico di vicario foraneo, curerà pastoralmente anche la zona “Sberno”, assicurando la messa domenicale, anche perché Papa Francesco insiste tanto sulle periferie. Il sacerdote si appoggerà pure all’Idria per le celebrazioni, anche se non sarà né parroco né vice parroco.
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Chiesa
Rivive il presepe nel cuore del quartiere San Giuseppe tra le suggestive viuzze
L’evento ha coinvolto tutte le componenti della parrocchia Annunziata, guidata da padre Giosuè Messina
L’arco di San Giuseppe, l’omonima chiesa, le caratteristiche viuzze. Uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Biancavilla diventa la location perfetta per il presepe vivente. Merito di catechisti, educatori, confratelli e fedeli della parrocchia Annunziata di padre Giosuè Messina. L’iniziativa nasce per coinvolgere i bambini e i ragazzi dell’oratorio alla tradizionale novena di Natale.
Sono state allestite la stalla della della natività e il palazzo di Erode, che riprendono il racconto evangelico. Vi è stata l’opportunità di scoprire gli antichi mestieri del falegname, del fabbro, delle ricamatrici, del vasaio, della lavandaia, delle impastatrici, delle venditrici di stoffe e della verdura.
Un’iniziativa religiosa, dunque, che si propone anche con il suo valore culturale e di aggregazione sociale. Per questo, non è mancato il patrocinio da parte del Comune di Biancavilla.
«Il presepe – sottolineano gli organizzatori – ha lo scopo di rappresentare in maniera plastica le pagine evangeliche oltre che a rendere il figurante e il visitatore protagonisti dell’evento più importante della storia».
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