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S. Placido bloccato dalla pioggia, l’Icona “salvata” dai carabinieri

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di Vittorio Fiorenza

Il maltempo e la pioggia battente rovinano le processioni patronali a Biancavilla per la Madonna dell’Elemosina e per San Placido. L’Icona costretta a rientrare in anticipo, trasportata da un’auto dei carabinieri per evitare di subire danni. “San Placido” costretto a stare dentro la basilica. Festività 2018 da annotare negli annali.

Il simulacro del martire benedettino non è stato uscito in processione a mezzogiorno, che è stata quindi rinviata a domenica prossima. All’interno di una basilica gremita, però, si è svolto il tradizionale rito della consegna delle chiavi da parte del sindaco e della palma d’argento da parte della comunità biancavillese di Gap. Un momento di devozione più raccolto, rispetto alla festa per le vie del centro storico. Confermato, invece, l’appuntamento di venerdì sera con il “giro dei santi”, così come il video mapping in piazza Roma e lo “sparo di mezzanotte”, ripristinato dopo cinque anni dalla sua cancellazione dal programma di pertinenza comunale.

Per domenica 14 ottobre è poi fissata la cerimonia di scopertura del monumento marmoreo dedicato al patrono, alla fine di viale dei Fiori, nel punto noto, secondo la toponomastica locale, come “Pedata di San Placido”. L’iniziativa della collocazione del ceppo si deve al Circolo San Placido, la denominazione ufficiale del sito è stata invece sollecitata dall’associazione “Biancavilla Documenti”: entrambe le proposte sono state accolte dall’amministrazione comunale.

Quanto alla processione serale della Madonna dell’Elemosina, anche questa manifestazione è stata costretta ad essere interrotta. L’Icona sacra è uscita dalla basilica con la novità di un giro “allargato” fino al convento dei Frati minori. Da via Vittorio Emanuele, ha infatti proseguito per Giulio Verne fino alla comunità francescana. Ma qui la pioggia si è fatta battente e il quadro è stato messo al riparo nella chiesa del convento. Proseguita la processione, una volta arrivata in piazza Sgriccio, l’intensificarsi del maltempo, ha determinato la decisione del rientro anticipato. Per evitare che la pioggia potesse causare danni al dipinto, c’è stato l’intervento di una pattuglia dei carabinieri. Sono stati i militari a caricarlo in una propria auto fino a portarlo in basilica (come documentato dal video che pubblichiamo qui).

La comunità biancavillese, proprio quest’anno, ha ricordato il 70esimo anniversario della cosiddetta “incoronazione” dell’icona mariana. Evento deciso nel 1948 con decreto del Capitolo Vaticano come «coronamento di tutte le manifestazioni di grazia che nei secoli il popolo ha riconosciuto e attribuito all’intercessione della “sua” Madonna».

Una ricorrenza che ha coinciso con il 26esimo di episcopato dell’arcivescovo di Catania. Mons. Salvatore Gristina, in questa occasione, ha voluto che si portasse nella cattedrale di Catania l’icona (già portata dai papi Francesco e Benedetto XVI nello scorso anno giubilare della Misericordia) per «vivere un momento intenso di preghiera per tutta la comunità diocesana». Lo stesso Gristina, nell’ambito di tale celebrazione, «ha messo sotto la protezione della Madonna dell’Elemosina la diocesi di Catania». Presenti il prevosto Pino Salerno, molti sacerdoti di origine biancavillese, l’associazione “Maria Santissima dell’Elemosina” e diversi altri cittadini e fedeli. Tra loro, pure il sindaco Antonio Bonanno, che con l’associazione Sme ha omaggiato l’arcivescovo con una riproduzione dell’icona bizantina.

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Video-lettera al sindaco dall’oratorio Don Bosco: «Ti affidiamo i nostri sogni»

Amore e speranza per la città, Bonanno: «Il mio impegno perché ognuno sia orgolgioso di Biancavilla»

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«Caro sindaco, chi ti scrive siamo noi, i piccoli della parrocchia Annunziata…». Una video-lettera indirizzata al primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno, al termine delle attività dell’oratorio inclusivo “Tu X Tutti”. L’hanno scritta i ragazzini dell’oratorio “Don Bosco” dopo tre settimane di incontri (aperti anche ai diversamente abili), laboratori nei quartieri, gite in montagna e al mare. Tutte le attività hanno ruotato attorno al tema centrale del “prendersi cura degli altri”.

E proprio queste riflessioni hanno portato i giovanissimi dell’oratorio a scrivere al sindaco per «raccontare la loro esperienza per le strade» di Biancavilla: «Tu Biancavilla la conosci bene, si sa, o non saresti Sindaco, ma possiamo dirti che per noi è stata una vera scoperta, anzi una riscoperta».

«Avere cura di ciò che ci sta attorno non è solo rispettare il creato e quanto ci è stato donato da Dio ma è anche conoscere questo splendido regalo e soprattutto imparare ad amarlo e a custodirlo», sottolineano i piccoli dell’oratorio.

E proseguono: «Biancavilla è una realtà che cresce come facciamo noi, con noi, ed è per questo che ci siamo finti degli esperti architetti e con l’aiuto di animatori ed educatori abbiamo immaginato un belvedere nuovo come simbolo della nostra città del futuro, pulita e a portata di tutti».

Lo sguardo al futuro

Da qui, lo sguardo rivolto al futuro: «Vogliamo una Biancavilla organizzata, ma soprattutto valorizzata, perché in fondo non possiamo solo essere influencer criticoni e senza sogni. Forse tra noi, piccoli cittadini che crescono, ci sono già dei futuri medici, avvocati e, perché no, prossimi sindaci e assessori. Non vogliamo crescere in un mondo che non ci appartiene ma, al contrario, vogliamo appartenere a questo mondo, ed è per questo che ci rivogliamo a te, caro Sindaco: per affidarti i nostri sogni, le nostre speranze e soprattutto i nostri progetti».

Già, la speranza dei piccoli cittadini di Biancavilla: «Abbiamo in mente una Biancavilla speciale, accogliente e bella, così come l’hanno trovata i nostri antenati quando l’hanno fondata. Se l’hanno chiamata Callìcari, “bella contrada”, ci sarà un motivo. Ecco, caro Sindaco, siamo ai saluti. Visto che tu hai le chiavi della nostra città e hai tante responsabilità nei nostri confronti vogliamo proporti un accordo: tu ci prometti che ti prenderai cura dei nostri alberi, delle nostre panchine, delle nostre strade, ma anche dei nostri anziani e delle nostre mamme, e noi faremo in modo che nella Biancavilla che erediteranno i tuoi figli ci sarà sempre un posto per chi vorrà renderla sostenibile e sicura, diventando proprio noi i suoi angeli custodi. Abbi cura di tutti noi! Con affetto, i tuoi piccoli grandi concittadini».

Bonanno: «Darò il mio impegno massimo»

L’appello dei piccoli dell’oratorio è stato subito accolto dal sindaco Antonio Bonanno, che ha definito la testimonianza “bellissima” e si è emozionato, apprezzando la loro «autentica volontà di essere cittadini attivi di Biancavilla, sempre propositivi e mai brontoloni».

E ha garantito: «Accetto con gioia di rinnovare, come mi chiedete, il mio impegno per la cura di strade, piazze e alberi e per i nostri anziani, le nostre mamme e i nostri piccoli. Darò il mio massimo, ragazzi cari, affinché ciascuno di voi possa essere orgoglioso di vivere in questa città. Grazie, ragazzi. Contate sempre su di me».

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