Chiesa
All’Arciconfraternita del Rosario, Salvatore Merlo nuovo governatore


Salvatore Merlo è il nuovo governatore dell’Arciconfraternita del Rosario di Biancavilla. È stato eletto dai confrati in sostituzione dell’uscente Vincenzo Salamone. La nuova amministrazione, che sarà in carica per i prossimi tre anni, comprende Salvatore Sangiorgio (assistente maggiore), Carmelo Maugeri (assistente minore), Salvatore Laudani (cassiere), Antonio Tomasello (segretario) e lo stesso Vincenzo Salamone (maestro dei novizi). Assistente Spirituale della confraternita è padre Pino Salerno, prevosto di Biancavilla.
Quest’anno, per il Venerdì Santo, è previsto l’inserimento di un novizio: Dario Privitera. Ad oggi, la confraternita conta 40 confrati effettivi attivi e 12 novizi.
«Sono onorato –dice il neo governatore Merlo– di assumere questo incarico che spero di portare a compimento con l’aiuto di tutti i confrati. Di quanti, in questi anni, hanno dato nuovo vigore e prospettiva futura alla nostra Confraternita. Per una scelta condivisa abbiamo dato spazio a nuovi confrati, che per la prima volta assumeranno ruoli dirigenziali. Sia questo motivo non solo di orgoglio ma soprattutto di maggiore responsabilità e servizio verso il Signore e la Confraternita».


Foto di Antonio Bruno
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Chiesa
L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»
Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»


Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.
«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.
«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».
Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».
Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.
Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.
Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».


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