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Il parroco Giovambattista Zappalà: «Dusmet, esempio attuale di carità»

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di ALESSANDRO RAPISARDA

Si è conclusa la visita del corpo reliquiario del cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet nella chiesa dell’Annunziata di Biancavilla nel 150esimo anniversario della sua consacrazione episcopale ed elezione ad arcivescovo di Catania. Sono stati tre giorni che hanno coinvolto circoli, confraternite, associazioni, gruppi volontariato e scuole.

Le reliquie erano state accolte in maniera festosa proprio nella via dedicata al beato, all’angolo con via Vittorio Emanuele, in coincidenza del plesso elementare “Guglielmo Marconi”. Poi, il corteo fino in chiesa.

Tanti sono stati i momenti di riflessione e gli interventi di chi è stato invitato a predicare, da Vittorio Rizzone ad Ildebrando Scicolone, entrambi dell’abazia di San Martino delle Scale di Palermo.

Nell’occasione si è potuta approfondire e far conoscere la vita di Dusmet, morto a Catania nel 1894 e proclamato beato nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II.

«Molte volte venne a predicare a Biancavilla e a visitare le nostre chiese», ha ricordato il parroco, padre Giovanbattista Zappalà.

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Suggestivo è stato inoltre l’incontro con i devoti del Circolo San Placido: un filo diretto lega Dusmet al patrono di Biancavilla. Il cardinale imitava la vita del Santo padre Benedetto e dei suoi discepoli Mauro e Placido.

«Un esempio attuale di carità che deve continuare ad ispirare e animare parroci, monaci, vescovi e laici», ha sottolineato padre Zappalà.

I tre giorni si sono conclusi con la presenza dell’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, che dopo avere presieduto la celebrazione, ha inaugurato un altarino dedicato al beato Dusmet, all’esterno della chiesa dell’Annunziata. Il corpo reliquiario ha fatto poi rientro a Catania, in cattedrale.

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Chiesa

Nuovi ingressi nella Confraternita della parrocchia dell’Idria di Biancavilla

Il governatore Giovanni D’Agati: «I piccoli confrati ci permettono di guardare avanti con fiducia»

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Nei giorni precedenti la Settimana Santa, come ogni anno, la confraternita “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla festeggia la sua fondazione con una messa nella quale si tiene il rito della vestizione dei nuovi confrati.

Agata Tomarchio, catechista nell’omonima parrocchia, e Fabio Mazzaglia, simpatizzante da circa dieci anni, hanno iniziato ufficialmente il loro percorso di noviziato all’interno della confraternita, sotto la direzione spirituale dell’assistente ecclesiastico e parroco dell’Idria Giovambattista Zappalà.

A fare il loro ingresso ufficiale nella confraternita anche 8 giovanissimi: Sofia e Giuseppe D’Agati, Vittoria Palermo, Vito Leonardi, Bruna Aricò, Alessia e Serena Ventura e Giulia Lentini, che hanno iniziato il loro percorso 3 anni fa.

«La gioia di vedere piccoli confrati nella nostra realtà – dichiara a Biancavilla Oggi il governatore della Confraternita, Giovanni D’Agati – ci permette di guardare avanti con fiducia. I ragazzi, oltre ad essere figli di genitori confrati, sono attivamente impegnati nel catechismo, nel coro parrocchiale e come ministranti».

Costituita il 22 gennaio 2010 con il supporto dell’allora parroco Salvatore Nicoletti e su iniziativa dei coniugi Giovanni D’Agati e Valeria Bivona, la congregazione conta attualmente 54 confrati. 

Dal Venerdì Santo dello stesso anno la confraternita è parte attiva della processione dei “Tri Misteri” a Biancavilla e porta in processione il simulacro del Cristo crocifisso, restaurato nel 2022 dopo essere stato danneggiato dal terremoto del 2018.

Diverse sono le iniziative della confraternita in cantiere per questo anno pastorale. Tra queste, la Via Crucis per le vie della parrocchia in collaborazione con altri gruppi parrocchiali e una giornata di servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Catania a supporto del team del vice presidente diocesano Salvo Pappalardo.

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