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Cultura

I versi poetici di Antonio Lanza nella prestigiosa raccolta Marcos y Marcos

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C’è anche un biancavillese, Antonio Lanza, tra i sette giovani poeti inclusi nel prestigioso “Quaderno italiano di poesia contemporanea” giunto ora alla tredicesima edizione, pubblicato dalla milanese Marcos y Marcos e curato da Franco Buffoni.

Ciascun autore (insieme a Lanza: Agostino Cornali, Claudia Crocco, Franca Mancinelli, Daniele Orso, Stefano Pini e Jacopo Ramonda) presenta una raccolta autonoma preceduta dalla prefazione di alcuni dei migliori e già affermati poeti italiani. Sette libri di poesia, quindi, racchiusi in un unico volume.

Uscito in tutte le librerie d’Italia il 30 marzo, il XIII Quaderno italiano di poesia contemporanea verrà presentato – prima tappa di un lungo tour promozionale – questo pomeriggio, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di via Etnea, a Catania.

Con Antonio Lanza e il cuneese Jacopo Ramonda, interverranno Maria Attanasio, poeta e scrittrice calatina, e Vincenzo Galvagno, avvocato e poeta. Modererà l’incontro il giornalista Nicola Savoca.

Tema di fondo della raccolta di Antonio Lanza, un poema narrativo dal titolo “Suite Etnapolis” impreziosito dalla prefazione di Fabio Pusterla, è la dittatura delle merci all’interno di un centro commerciale.

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Cultura

Premiata la biancavillese Elena Cantarella per un saggio su Pippo Fava

Importante riconoscimento per l’artista, nota per il suo talento nella lavorazione della cartapesta

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Importante riconoscimento per l’artista biancavillese Elena Cantarella, maestra della lavorazione della cartapesta nella bottega catanese “Cartura”, fondata da Alfredo Guglielmino nel 1998.

Al Piccolo Teatro di Catania, Elena Cantarella ha ricevuto il premio storico-artistico della Fondazione Giuseppe Fava di Catania “Giovanna Berenice Mori”. Un premio intitolato alla compianta storica dell’arte e al suo appassionato lavoro di studio e ricerca dell’opera pittorica di Giuseppe Fava, giornalista ucciso dalla mafia a Catania nel 1984.

Cantarella ha vinto scrivendo un saggio dal titolo “Giuseppe Fava. Oltre il segno”. «L’arte per Fava – scrive Cantarella – è testimonianza della continuità tra la sua attività di giornalista e quella di artista, non è solo uno sfogo, ma un’ineluttabile esigenza comunicativa, espressione concreta degli aspetti più profondi della sua anima».

«Il mezzo artistico – prosegue Cantarella – realizza la sua necessità di tradurre la realtà attraverso uno strumento che rispetto alla parola possa avere un linguaggio universale, senza abbandonare la sua intimità di significato: nelle immagini, nel colore, nel segno i suoi sentimenti si mescolano con quelli degli uomini e delle donne su cui posa lo sguardo».

Ad assegnarle il premio la commissione composta dal presidente della Fondazione Fava, da un rappresentante della famiglia Fava e da due docenti dell’Accademia di belle arti di Catania.

Una lettura innovativa sull’arte di Fava

Cantarella, secondo la motivazione, ha «presentato in modo puntuale e preciso, asciutto e piano il lavoro artistico di Giuseppe Fava, coniugandolo con le principali intenzioni artistiche, antropologiche e culturali dell’autore». E ha anche intercettato «l’ironica denuncia caricaturale che Fava mette continuamente in atto» attraverso «l’introspezione, il doppio, lo studio sui volti» e promuovendo una lettura innovativa e un «valido approfondimento dell’opera faviana».

All’intermezzo musicale curato da un quartetto d’archi dell’orchestra “MusicaInsieme” di Librino è seguita la cerimonia di premiazione del concorso giornalistico Giuseppe Fava “Apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l’illegalità, le ingiustizie”.  Tra i vincitori di quest’ultimo concorso, una scuola del quartiere Zia Lisa di Catania, che ha realizzato una video-inchiesta molto coraggiosa, e un ragazzo di Giarre.

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