Fuori città
“Ciuri di Mungibeddu”, alle Vigne di Biancavilla avvincente torneo di tennis
Evento ideato dal poeta Giuseppe Tomasello e dalla famiglia Rapisarda: vince la coppia Costa-Russo
Giunge alla terza edizione il torneo “Ciuri di Mungibeddu”, la competizione tennistica che vede impegnati, in zona Vigne a Biancavilla, atleti provenienti da tutta la provincia di Catania. Ispirato alla celebre rassegna di poesia, che per molti anni ha messo in competizione – proprio a Biancavilla – poeti dialettali di tutta la Sicilia, l’evento sportivo mette in sfida, sportivi di ogni età. L’idea è proprio di Giuseppe Tomasello, il poeta-contadino che della manifestazione culturale, dedicata ai versi dialettali e in lingua italiana è stato tra gli animatori.
Il torneo ha visto scendere in campo 42 partecipanti, con la formula “doppio misto”, ovvero una coppia formata da un uomo e una donna. Non sono molti nel territorio i tornei di questo genere e grazie a questi numeri, che sono cresciuti negli anni, è diventata una delle più importanti competizioni di questo genere nella zona.
Un successo dovuto alla famiglia Rapisarda, che ha messo a disposizione il proprio campo privato, e a coloro che hanno curato la logistica e messo a punto il tabellone: la maestra di tennis Lidia Bondor del “TC Biancavilla” e il presidente del “TC Adrano” Piero Di Fazio.
«Arrivare alla terza edizione – sottolinea il dott. Vincenzo Rapisarda – significa consolidare un’iniziativa che sin da subito ha acceso l’entusiasmo nel nostro territorio. Per noi, promuovere il tennis significa promuovere anzitutto la socialità e il divertimento, insieme alla voglia di giocare con competitività, in un clima di grande correttezza e rispetto delle regole. Abbiamo visto crescere il numero di partecipanti e di spettatori, che in queste settimane hanno affollato casa nostra in un clima di festosa partecipazione».
Il bis della coppia Costa – Russo
Per la cronaca, a vincere il primo premio con il risultato di 7- 6, 6 – 3 è stata la coppia formata da Pamela Costa e Salvo Russo, che come lo scorso anno, hanno sconfitto in un finale avvincente i campioni della prima edizione, Eleonora Catalano e Gianluca Cantarella.
Tra i premi non poteva mancare, per tutti i partecipanti, un libro del poeta Tomasello “Gocce d’amore”, per continuare a mettere in relazione il tennis e la poesia.
«Ogni cosa bella è destinata a durare – dice Giuseppe Tomasello – spero che anche nei prossimi anni questa iniziativa possa crescere e coinvolgere sempre più gente. L’idea di questo torneo è nata grazie ai miei nipoti, che giocano a tennis e hanno trasmesso la passione anche ai pronipoti. A una di loro, Rachele, avete dedicato pure un articolo su Biancavilla Oggi, confermando che questo torneo ha portato molti buoni frutti anche nella nostra famiglia. Come ho già avuto modo di dire più volte, questo sport è così bello, armonico ed elegante da sembrare una vera poesia».
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Effetto “Sinner” a Biancavilla: in 60 al torneo di tennis “Ciuri di Mungibeddu”
Finale avvincente e di alto livello: trofeo vinto dalla coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale
Chiamiamolo pure “effetto Sinner”. Certo è che il tennis a Biancavilla e in tutto il territorio etneo non è mai stato così in forma. La quarta edizione del torneo di tennis doppio misto “Ciuri di Mungibbeddu” ha registrato numeri da record, con quasi trenta coppie uomo-donna iscritte. Un traguardo che conferma la crescente popolarità dell’evento sportivo. Nato in forma amatoriale solo pochi anni fa, la manifestazione si è rapidamente affermata tra le più attese nella zona.
La finale ha visto la coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale affrontare Maria Giovanna Granuzzo – Marco Di Fazio, con una vittoria finale di 6-2, 4-6, 10-5 per la prima coppia. Il match è stato combattuto fino all’ultimo, offrendo un livello di gioco elevato che ha mantenuto alta la tensione, culminando dopo settimane di sfide serrate.
Competizione organizzata dalla famiglia Rapisarda
«Il successo di questa edizione è una grande soddisfazione per tutti noi – racconta Vincenzo Rapisarda, ideatore e organizzatore del torneo –. Vedere così tante coppie appassionarsi e partecipare con entusiasmo ci riempie di orgoglio. Il nostro obiettivo era creare un evento che non fosse solo una competizione sportiva, ma un momento di aggregazione per la comunità, mantenendo vivo lo spirito di tradizione che da sempre accompagna “Ciuri di Mungibbeddu”. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, dai partecipanti a chi ha curato ogni dettaglio dell’organizzazione. E un pensiero speciale va alla mia famiglia, sempre presente sia nell’organizzazione che in campo tra i partecipanti, e a tutti gli amici del tennis che condividono con me questa passione. Spero che il torneo continui a crescere e a coinvolgere sempre più persone negli anni a venire».
Non sono molti i tornei di questo tipo nel territorio etneo, e “Sciuri di Mungibbeddu” si distingue per il successo che ha riscosso negli anni, grazie a una partecipazione in costante aumento, che ha visto la presenza di molte coppie provenienti da fuori provincia. Oltre alla famiglia Rapisarda, che ha messo a disposizione il proprio campo privato per la competizione, il merito va anche a chi ha gestito la logistica: la maestra di tennis Lidia Bondor del “TC Biancavilla” e Piero Di Fazio, presidente del “TC Adrano”.
Evento ispirato dal poeta Giuseppe Tomasello
Il torneo si lega alla poesia dialettale siciliana. Quattro anni fa, infatti, il celebre concorso di poesia dialettale “Ciuri di Mungibbeddu” ispirò la nascita dell’evento tennistico. Giuseppe Tomasello, il poeta-contadino, uno degli animatori del concorso, ebbe l’idea di trasferire l’essenza di quel progetto culturale sul campo da tennis, creando un legame originale tra sport e cultura.
«Ogni cosa bella è destinata a durare – dice Tomasello – spero che anche nei prossimi anni questa iniziativa possa crescere e coinvolgere sempre più gente. L’idea è nata grazie ai miei nipoti, che giocano a tennis e hanno trasmesso la passione anche ai miei pronipoti. Come ho già avuto modo di dire più volte, questo sport è così bello, armonico ed elegante da sembrare una vera poesia».
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