Fuori città
Applausi per l’orchestra della “Sturzo”: primo posto al concorso “Zangarelli”
Importante riconoscimento nazionale per la scuola biancavillese diretta da Concetta Drago


Con un punteggio di 99/100, l’orchestra della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla ha conquistato il primo premio alla 24esima edizione del concorso musicale “Enrico Zangarelli – Città di Castello”, in provincia di Perugia.
Un’orchestra, composta da 40 alunni della 2 H e della 3 A, che si è distinta da altri giovani musicisti provenienti da tutti Italia. Lo hanno fatto presentando una serie di brani del repertorio sinfonico che hanno convinto la giuria qualificata, assegnando il massimo riconoscimento.
Una «standing ovation, è il caso di dirlo»: così ha voluto commentare il sindaco Antonio Bonanno, congratulandosi con gli alunni che compongono l’orchestra, non nuova a riconoscimenti prestigiosi come questo.
Il primo cittadino ha anche rivolto apprezzamenti per gli insegnanti Antonio Ambra (violino), Salvatore Coniglio (pianoforte), Marcello Mammoliti (flauto) ed Edoardo Priscimone (clarinetto). Congratulazioni alla dirigente scolastica, Concetta Drago, «che ha avuto la fortuna di accompagnare i ragazzi – assieme alla dott.ssa Rosaria Galvagno – in questa missione trionfale».
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Cultura
L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli
L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano


Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.
Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.
«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».
«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».
Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».
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