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Registrato il dodicesimo decesso Covid, quasi 500 biancavillesi reclusi in casa

È morto un anziano di 82 anni, il sindaco Bonanno: «Non possiamo illuderci, la battaglia è lunga»

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«Purtroppo piangiamo la scomparsa di un nostro concittadino 82enne che non ce l’ha fatta. È sempre doloroso riportare questo tipo di notizie. Il mio diventa, tante volte, un compito ingrato, sapendo anche quello che vivono in questi frangenti i familiari».

Parole del sindaco Antonio Bonanno, che ha comunicato così la dodicesima vittima Covid a Biancavilla dall’inizio della pandemia: 9 uomini e tre donne.

Allo stato attuale, ha specificato il primo cittadino, sono 210 i biancavillesi positivi al coronavirus. Sono 475, invece, quelli in isolamento fiduciario: persone che hanno avuto familiari contagiati o sono stati in contatto con soggetti infetti.

«Da parte nostra, abbiamo il dovere di continuare a fare la nostra parte fino in fondo. Perché – ha detto Bonanno – non possiamo permetterci di illuderci: questa battaglia sarà ancora lunga. Mascherina a coprire bocca e naso, distanziamento sociale e sciacquarsi frequentemente le mani: facciamolo sempre».

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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla

«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

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© Foto Biancavilla Oggi

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».

Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.

«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».

«Un ospedale proiettato nel futuro»

Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».

Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».

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