Fuori città
Salvuccio Furnari alla guida della quinta Circoscrizione del Lions club


Salvuccio Furnari è il nuovo presidente della quinta Circoscrizione Lions in Sicilia. Biancavillese, 65 anni, pedagogista del Dipartimento di salute mentale di Adrano, più volte amministratore al Comune di Biancavilla ed impegnato sul fronte politico, sociale e culturale, Furnari è stato nominato dal governatore del Distretto Lions 108 Y Sicilia, Ninni Giannotta.
Diverse le cariche assunte in 35 anni di attività dell’associazione internazionale. L’ultima lo vedrà impegnato per l’anno sociale 2017-2018 a capo della circoscrizione che raggruppa 10 club della provincia di Catania, dal versante etneo a quello jonico: Paternò, Adrano-Bronte-Biancavilla, Randazzo, Misterbianco, Trecastagni, Acireale, Giarre-Riposto, Aci Castello, Aci Trezza, Zafferana.
Oltre a quello di Furnari sono stati ufficializzati altri incarichi, affidati a soci del club Adrano, Bronte, Biancavilla. Pietro Cortese è stato nominato, infatti, segretario della quinta Circoscrizione, mentre Emanuele Scarvaglieri e Pippo Bua ricopriranno il ruolo di segretari rispettivamente dei comitati “Lions day” e “I giovani e la sicurezza stradale”. Per l’anno sociale 2017-18, infine, a capo del Lions club Adrano, Bronte, Biancavilla è stato indicato Giuseppe Catania.
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Cultura
L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli
L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano


Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.
Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.
«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».
«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».
Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».
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