Cronaca
Attesa conferenza stampa sugli arresti effettuati a Biancavilla
Si preferisce non fare trapelare nulla e si rimanda alla conferenza stampa che nei prossimi giorni dovrebbe tenersi a Catania al comando provinciale dei carabinieri o nei locali della Procura della Repubblica. I militari della compagnia di Paternò mantengono il massimo riserbo sull’operazione condotta a Biancavilla, che ha portato a diversi fermi.
Dovrebbero essere sei, secondo quanto è riuscita ad apprendere Biancavilla Oggi, ma nemmeno su questo dato c’è una conferma ufficiale.
I soggetti coinvolti sono, comunque, personaggi che da tempo erano monitorati dai carabinieri, in quanto integrati od orbitanti in uno dei gruppi criminali operanti a Biancavilla.
Un ulteriore successo investigativo che conferma l’attenzione sul territorio biancavillese, indicato dalla Prefettura di Catania tra quelli della provincia che destano maggiore preoccupazione sul fronte della vivacità mafiosa.
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►Mafia, Biancavilla comune caldo: la preoccupazione del prefetto
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Cronaca
Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa
Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.
Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.
I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.
Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.
Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.
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