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Attesa conferenza stampa sugli arresti effettuati a Biancavilla

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Si preferisce non fare trapelare nulla e si rimanda alla conferenza stampa che nei prossimi giorni dovrebbe tenersi a Catania al comando provinciale dei carabinieri o nei locali della Procura della Repubblica. I militari della compagnia di Paternò mantengono il massimo riserbo sull’operazione condotta a Biancavilla, che ha portato a diversi fermi.

Dovrebbero essere sei, secondo quanto è riuscita ad apprendere Biancavilla Oggi, ma nemmeno su questo dato c’è una conferma ufficiale.

I soggetti coinvolti sono, comunque, personaggi che da tempo erano monitorati dai carabinieri, in quanto integrati od orbitanti in uno dei gruppi criminali operanti a Biancavilla.

Un ulteriore successo investigativo che conferma l’attenzione sul territorio biancavillese, indicato dalla Prefettura di Catania tra quelli della provincia che destano maggiore preoccupazione sul fronte della vivacità mafiosa.

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Mafia, Biancavilla comune caldo: la preoccupazione del prefetto

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Cronaca

Bimba investita, le mamme del plesso “Don Bosco”: «Vogliamo più sicurezza»

Incidente accaduto all’orario di inizio lezioni, impossibile accompagnare i bambini fino ai loro padiglioni

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Una bambina è stata investita da un’auto, nei pressi del plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla, all’orario di inizio delle lezioni. La piccola avrebbe riportato una frattura. A trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” un’auto privata, anche se sul posto è poi giunta un’ambulanza del 118, oltre ai carabinieri della vicina stazione.

L’accaduto ha riacceso le preoccupazioni dei genitori che, fin dallo scorso anno scolastico, hanno lamentato le disposizioni della dirigenza che impediscono di accompagnare i bambini all’interno del perimetro dell’istituto, nei rispettivi padiglioni.

«Il tutto è successo perché non ci sono vigili urbani, ma solo ragazzi ausiliari davanti alla scuola», lamenta una mamma a Biancavilla Oggi.

«I genitori – aggiunge – non possono più entrare dentro l’istituto come prima. Ma bisogna lasciare i bimbi ai cancelli con il pericolo che appunto vengano investiti. Non ci sono più posti, a causa della sosta selvaggia senza controlli. A questo si aggiungono mamme che restano lì sedute a parlare senza senso fino a tardi, togliendo il posto a chi vorrebbe sostare per accompagnare il bimbo».

Lamentele che già lo scorso anno si erano levate. «Prima – ribadisce la mamma – entravamo a scuola e i bambini li accompagnavamo ognuno nel proprio padiglione e c’era più ordine e sicurezza. Nonostante tutte le lamentele, da più di un anno, di genitori e rappresentanti, il personale scolastico non ci dà ascolto».

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