Chiesa
Festa per fra’ Salvatore Callari e i suoi 25 anni di vita francescana

Festa al convento San Francesco di Biancavilla per i 25 anni di professione religiosa di fra’ Salvatore Callari, che è stato guardiano dal 1999 al 2005. Una permanenza a Biancavilla, che il frate ricorda con affetto e per questo ha voluto festeggiare il traguardo raggiunto con la comunità francescana biancavillese.
È stato lui stesso a presiedere la messa. Concelebranti fra’ Arcangelo Sciurba e fra’ Umberto Napoli. Folta la partecipazione di fedeli. Presenti pure rappresentanti dell’Ordine francescano secolare, della Gioventù francescana e del Gruppo San Pasquale.
A curare il servizio liturgico sono stati i Ministranti guidati dal responsabile Claudio Ventura.
Una celebrazione fortemente voluta da Callari, che nell’omelia ha ricordato gli anni trascorsi a Biancavilla alla guida della comunità con la quale resiste un forte legame affettivo.
Al termine, agape fraterna svoltasi nel salone santa Elisabetta.
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Chiesa
I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»
I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.
«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.
I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.
«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».
«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».
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