In città
Settembre di celebrazioni per i 25 anni di sacerdozio di padre Pino Salerno


Padre Pino Salerno (foto di Giovanni Stissi)
Un mese di settembre ricco di celebrazioni religiose per la Chiesa biancavillese, che festeggia il 25° anniversario di sacerdozio di padre Pino Salerno, prevosto parroco della basilica “Maria Santissima dell’Elemosina” e presidente dell’Opera Cenacolo Cristo Re.
Era il 14 settembre del 1989, quando a Catania, l’allora arcivescovo Luigi Bommarito, ordinò sacerdote “Agrippino Salerno”, cresciuto accanto a due illustri della Chiesa biancavillese, mons. Giosuè Calaciura e mons. Carmelo Maglia.
Il programma per ricordare l’anniversario si apre l’8 settembre con una messa in basilica a cui seguirà l’inaugurazione della “mostra vocazionale” e fotografica e si chiuderà il 29 settembre con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Salvatore Gristina.
Tra gli altri appuntamenti, segnaliamo il 9 settembre messa a “Cenacolo” di via San Placido con recital curato dagli ospiti della struttura. Il 10 settembre, in basilica, concerto augurale “Esulta, o Chiesa”, a cura del Coro polifonico parrocchiale. Il 12 si terrà un convegno su “Il sacerdote: l’uomo impegnato nel sociale” nella struttura di Croce al Vallone. Il giorno successivo, nella chiesa di Sant’Antonio, benedizione e distribuzione del pane a cura della Caritas parrocchiale, e poi in chiesa madre “veglia vocazionale” con testimonianze.
Domenica 14 settembre, giorno del 25° anniversario di sacerdozio, la solenne celebrazione in basilica, presieduta da padre Pino ed aperta alle istituzioni. Poi omaggio devozionale e floreale del prevosto all’Icona di Maria Santissima dell’Elemosina e, a seguire, in piazza Roma, “agape fraterna”.
Lunedì 15, messa in basilica per l’Addolorata e processione della statua fino alla chiesa del Purgatorio.
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In città
Cure palliative e dignità del paziente: incontro per i medici di Biancavilla
Iniziativa promossa dall’Istituto Oncologico del Mediterraneo, in collaborazione con Samot Ets

Anche a Biancavilla ha fatto tappa l’iniziativa formativa dell’Istituto Oncologico del Mediterraneo sulle cure palliative rivolta prevalentemente a medici di medicina generale, psicologi e farmacisti. Categorie professionali chiamate a Villa delle Favare in due giornate dal personale medico delle Cure Palliative della struttura sanitaria che ha sede a Viagrande, con la collaborazione della Samot Catania Ets.
Dare un’adeguata assistenza a pazienti che vivono una condizione acuta e terminale della malattia è una esigenza particolarmente avvertita dai familiari. Alleviare le sofferenze e preservare la dignità della persona sono argomenti che investono la coscienza di tutti.
«Lo scopo di queste giornate itineranti sul territorio – spiegano i promotori – è quello di dare ascolto alle esigenze di chi si trova chiamato a gestire pazienti che necessitano di cure palliative, intese come terapie di supporto volte a garantire la migliore qualità di vita possibile ma che, data l’esiguità del numero di pazienti per singolo professionista, non ha avuto modo di sviluppare una adeguata competenza».
«L’offerta di supporto formativo e pragmatico, da parte di chi svolge in maniera esclusiva cure palliative in un reparto per acuti e sul territorio con l’assistenza domiciliare, ci è sembrata la migliore soluzione per garantire, in un periodo difficile della loro vita, una giusta continuità assistenziale agli utenti».
L’iniziativa a Villa delle Favare ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale di Biancavilla e la disponibilità dell’assessore Vincenzo Mignemi. Non è mancato il supporto dell’associazione Pcb Odv. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo conta di organizzare in futuro nuovi incontri formativi su altre problematiche.
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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