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Sport, gli impegni (a centro campo) dell’assessore regionale Messina

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di Vittorio Fiorenza

I ragazzi del Biancavilla, impegnati nei loro allenamenti sul rettangolo del campo “Orazio Raiti”, sono stati sorpresi per una “invasione di campo”. Una visita a sorpresa da parte dell’assessore regionale allo Sport, Turismo e Spettacolo, Manlio Messina, nella struttura comunale. Affiancato dal deputato all’Ars Gaetano Galvagno, l’esponente del governo Musumeci è stato accolto dal sindaco Antonio Bonanno, dal presidente del Consiglio Comunale, Marco Cantarella, e dall’assessore allo Sport, Giulio Khalil.

Pochi minuti di sopralluogo, per Messina: il tempo di un tiro in porta e un abbraccio a centro campo con Peppe Mascara, allenatore della formazione biancavillese impegnata in serie D. Ma anche la visione della parte utilizzata per il basket ed il tennis, discipline “minori” che in paese hanno comunque il loro seguito di appassionati, anche con il coinvolgimento dei bambini.

«Si tratta di una bella struttura, speriamo che –specifica l’assessore Messina– nella riprogrammazione dei fondi, che attendiamo da qui a breve, si possa inserire anche il progetto di Biancavilla. Certamente siamo al fianco della comunità e dell’amministrazione comunale».

Dal campo sportivo al palazzo comunale, per un momento più istituzionale e l’incontro anche con altre realtà culturali e sportive che operano a Biancavilla.

«Sono qui a Biancavilla per avere contezza delle cose. Un primo impegno per questa città –ricorda l’esponente della Giunta regionale– lo avevamo preso e lo abbiamo assolto, finanziando gli interventi per il teatro “La Fenice” (l’importo è di oltre 230mila euro, ndr). Altro impegno è stato quello di inserire Biancavilla nel circuito del “Giro d’Italia” e anche in questo siamo riusciti nell’intento».

È stata un’occasione per l’amministrazione comunale per avanzare delle istanze progettuali. «A lui abbiamo portato delle istanze –spiega il sindaco Antonio Bonanno– che riguardano non solo l’impiantistica sportiva: abbiamo un progetto di una tensostruttura da realizzare accanto al campo e vanno riqualificati le aree per basket e tennis, per le quali ci auguriamo un finanziamento da Palermo perché si tratta di importi notevoli. Ma all’assessore abbiamo portato anche -dice Bonanno- la richiesta di riconoscere un sostegno ad associazioni locali impegnate, per esempio, per il Carnevale, per la Settimana santa o per la rievocazione storica. Tutte manifestazioni su cui puntiamo e che riscuotono sempre l’appezzamento dei biancavillesi».

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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