Connettiti con

Politica

Referendum, nel Pd le ragioni del “sì” Glorioso a sostegno della riforma

Pubblicato

il

glorioso-sinistra-per-il-si

Glorioso aderisce al comitato “Sinistra per il Sì”

Le ragioni del “sì” al referendum costituzionale del 4 dicembre saranno al centro di un’assemblea del Partito democratico di Biancavilla. L’appuntamento è per stamattina alle ore 10, nella sede di via Vittorio Emanuele. Ne dà notizia il segretario biancavillese Giuseppe Milazzo.

All’incontro parteciperanno il segretario provinciale Enzo Napoli e il sindaco Giuseppe Glorioso.

È di questi giorni la notizia dell’adesione di quest’ultimo al comitato “Sinistra per il sì”, costituitosi anche a Catania e sostenuto dalla deputata nazionale Luisa Albanella e dalla parlamentare regionale Concetta Raia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

  1. Djanco

    6 Novembre 2016 at 18:42

    Ma che belli!!! Mi spiegano per favore i punti della riforma?
    Ho letto ogni singola modifica della riforma, ed a parte qualche punto chiaro e su cui sono favorevole, per il resto non ci ho capito una mazza e su qualche articolo in particolare sono rimasto deluso.
    Art. 67 vigente
    Ogni membro del Parlamento rappresenta
    la Nazione ed esercita le sue funzioni
    senza vincolo di mandato.
    Art. 67 proposta di riforma
    I membri del Parlamento esercitano le
    loro funzioni senza vincolo di mandato

    Quindi i parlamentari non rappresentano più la Nazione??? E cosa, o meglio chi, rappresenteranno??

    Grazie per la risposta sindaco Glorioso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

Pubblicato

il

Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti