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Strage di Capaci, due alberi d’ulivo piantati dagli alunni di Biancavilla

Trentatre anni dall’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti di scorta

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Giovanni Falcone e la strage di Capaci, nel 33° anniversario, ricordati a Biancavilla in due cerimonie promosse dall’amministrazione comunale negli istituti comprensivi “Antonio Bruno” e “Don Bosco-Sturzo”. Un omaggio al magistrato, simbolo della lotta antimafia, e alla moglie Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro). Tutti morti in quel 23 maggio 1992: fatti saltare in aria in autostrada con il tritolo.

Le commemorazioni, svoltesi nelle aree verdi delle due scuole, hanno visto la partecipazione dell’assessore all’Istruzione Valentina Russo e del presidente del Consiglio Comunale Luigi D’Asero. Durante le cerimonie, gli studenti hanno piantato simbolicamente due alberi d’ulivo, a testimonianza dell’impegno per una cultura della legalità e della memoria.

Nel plesso ‘Sturzo’ è stato proiettato un documentario-film dedicato al magistrato Falcone. Particolarmente toccante è stata la lettura, da parte degli alunni dell’Istituto “Antonio Bruno”, di un reportage sulla loro visita, avvenuta nel marzo scorso, nel luogo dell’eccidio mafioso e al Giardino della Memoria di Capaci. I ragazzi hanno descritto quest’ultimo come «un luogo di riflessione, un invito a non dimenticare il coraggio e l’impegno di chi ha combattuto la mafia e a continuare a lottare per un futuro più giusto e democratico».

Alle iniziative hanno preso parte, tra gli altri, anche il comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla, maresciallo Francesco De Giovanni, e il presidente dell’associazione antiracket e antiusura, Rosario Cunsolo.

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L’ex questore Mario Finocchiaro è morto all’età di 69 anni: era di Biancavilla

Arruolatosi in polizia nel 1985, la sua è stata una lunga carriera: Mattarella lo nominò commendatore

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È scomparso all’età di 69 anni l’ex questore Mario Finocchiaro, originario di Biancavilla. Nato a Catania, si era arruolato nella Polizia di Stato nel 1985, intraprendendo una lunga carriera scandita da incarichi di rilievo in diverse realtà dell’isola e del Paese.

Prestò servizio al Reparto Mobile di Palermo dal febbraio al dicembre 1986, dove fu anche alla guida della Scuola Allievi Agenti Ausiliari. Successivamente fu assegnato alla Questura di Palermo, dal dicembre 1986 al maggio 1988, ricoprendo, tra l’altro, il ruolo di dirigente dell’Ufficio Scorte.

Finocchiaro fu in forza alla Questura di Caltanissetta in tre distinti periodi, come vice dirigente della Squadra Mobile, poi dirigente della Digos e, infine, per oltre sei anni, responsabile della Squadra Mobile.

Alla Questura di Enna operò dal novembre 1990 all’agosto 1992 e, successivamente, dal dicembre 1993 al novembre 1999, inizialmente come capo di gabinetto e poi, per oltre sei anni, alla guida della Squadra Mobile.

Promosso Primo Dirigente nel 2001, tornò a Enna come vice questore vicario dal gennaio 2004 al giugno 2009. Nel luglio dello stesso anno passò alla Questura di Catania, dove rimase fino al novembre 2010 con l’incarico di capo di gabinetto del questore.

Da dicembre 2010 fu vice questore vicario a Cosenza. Il 22 maggio 2012 venne elevato a Dirigente Superiore e, nella stessa data, nominato questore di Crotone, incarico che mantenne fino all’8 settembre 2013. Dal giorno successivo assunse la guida della Questura di Agrigento. La sua carriera proseguì poi con ulteriori e lusinghieri incarichi a Crotone, Perugia e Catanzaro. Nel 2021 venne nominato commendatore dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

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Istituzioni

Turisti americani in visita a Biancavilla alla scoperta delle proprie origini

Il gruppo, proveniente da New York, accolto dal sindaco: «Mi hanno chiesto se temiamo l’Etna»

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Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha accolto al palazzo comunale una delegazione di turisti provenienti da New York, in visita in Sicilia. Alcuni di loro, con grande emozione, hanno scoperto di avere origini biancavillesi e sono qui alla ricerca delle proprie radici, dei luoghi dei loro antenati.

Per il primo cittadino è stata una gioia riceverli nel proprio ufficio: «Abbiamo parlato – afferma Bonanno – della multiforme bellezza della nostra terra, e loro mi hanno espresso tutta la felicità e l’entusiasmo per questo viaggio. Tra le meraviglie che più li hanno incantati, l’Etna ha avuto un posto speciale».

«Mi hanno chiesto – continua il sindaco – se non abbiamo timore a vivere ai piedi di un gigante come l’Etna, capace di eruzioni spettacolari. Ho spiegato loro che, per noi, la ‘Montagna’ non è solo un vulcano: è casa, è identità. Il legame viscerale che ci unisce a lei ha sempre avuto la meglio sulla paura».

Alla fine dell’incontro, Bonanno li ha ringraziati per la visita e ho augurato loro di continuare a scoprire le meraviglie della nostra Isola, portando con sé un pezzo di Biancavilla nel cuore.

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