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Fuori città

Rachele Rapisarda vince la coppa del torneo del “Tennis Club Adrano”

Applausi per la piccola atleta biancavillese al “Memorial Luca Carcagnolo” con il patrocinio Lions

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Rachele Rapisarda, biancavillese di 12 anni, ha vinto la coppa della seconda edizione del torneo giovanile “Memorial Luca Carcagnolo”. Una festa dello sport, una sana competizione: ancora una volta un evento organizzato dal Tennis club Adrano con il patrocinio del Lions e del Leo club.

Rachele ha vinto la competizione per gli under 14, disputata in maniera avvincente con Antonio Santangelo. Uno spettacolo dato dai due piccoli atleti con la giusta tensione. Ma a dominare è stato il fair play, sottolineato dai ripetuti applausi del pubblico che ha assistito alle finali presso i campetti San Leo.

Negli under 11 Salvo Vinciguerra si è imposto su Bruno Grutta, mentre per gli under 8 è stato Alfio Barbera a battere Mattia Castiglione. Mattia Catalano, invece, ha vinto nella categoria del mini tennis.

«È stato un mix di agonismo e divertimento in memoria di un ragazzo adranita che non c’è più», ha voluto sottolineare il mister Piero Di Fazio. Il riferimento è a Luca Carcagnolo, la cui vita si è spenta in maniera prematura: presenti al torneo la mamma e il fratello. Al loro fianco anche l’assessore Maria Scardina, che ha dato un valore istituzionale all’evento sportivo.

A sostenere l’iniziativa, il Lions club Adrano Bronte Biancavilla. «Questo torneo – ha evidenziato il presidente Giosuè Greco – mi ha dato due opportunità. La prima è stata conoscere la storia di Luca Carcagnolo e ricordarlo con commozione. La seconda riguarda il connubio tra sport e salute, che sta a cuore alla nostra associazione». Associazione rappresenta anche da Salvuccio Furnari, referente Attività di servizio Area catanese del Lions.

Per i piccoli tennisti, l’applauso del pubblico e la consegna delle coppe con le foto di rito. «Vincere e perdere – ha ribadito mister Di Fazio – d sono emozioni che lo sport ci mette davanti. Ma tutti sono stati bravi. L’applauso lo meritano tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fuori città

I cent’anni di nonna Rosa Leocata, uno sguardo dolce che sa di giovinezza

Trasferitasi 15 anni fa da Biancavilla in Lombardia: festeggiata dal Comune e dalla parrocchia di Parona

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© Foto Biancavilla Oggi

Sette anni fa si è trasferita da Biancavilla a Parona, comune di 1900 abitanti in provincia di Pavia, dove vive con la nuora. Adesso che ha compiuto 100 anni, nonna Rosa è stata festeggiata dal piccolo comune lombardo. Per lei si sono mossi l’amministrazione comunale e la comunità parrocchiale di “San Pietro Apostolo” con padre Riccardo Campari. Il sindaco Massimo Bovo, in fascia tricolore, ha omaggiato la signora Rosa con un mazzo di fiori e una targa ricordo. A fianco a lei, le nipoti Rossella e Ramona Lavenia, Alfio La Delfa e Alessio Leotta, i pronipoti Alice e Francesco, la nuora Eveline Leleu.

Una vita lunga un secolo, quella di Rosa Leocata, nativa di Adrano, ma trasferitasi nel 1927 a Biancavilla, dove ha incontrato l’uomo della sua vita. Dal matrimonio con il marito Placido Lavenia, noto per il suo salone di parrucchiere per uomini e donne, sono nati tre figli: Vincenzo, Carmelo e Santina.

Nel racconto della sua vita non mancano, certo, cicatrici e rimpianti. Rimasta orfana di madre, non ha completato la scuola e, ancora oggi, quando il pensiero torna alla sua infanzia, il suo sguardo si riempie di malinconia: «Se solo avessi potuto studiare…». Ma da bambina imparò presto a lavorare, per poi lavorare come sarta, mostrando una dedizione e un senso del dovere che sarebbero stati il filo conduttore della sua esistenza. Il dolore più grande: la morte prematura dei figli.

«Segnata da sacrifici, dolori, amore sconfinato e una forza d’animo che le ha permesso di attraversare il tempo con dignità e dolcezza. La sua – raccontano i nipoti – è la storia di una donna che ha saputo affrontare ogni avversità trasformandola in un gesto d’amore per chi le stava accanto».

«Un esempio di resilienza»

Nonostante la lontananza dalla Sicilia, a dispetto della sua età, sa maneggiare il tablet ed è solita leggere Biancavilla Oggi per tenersi informata sul suo paese d’origine.

«Nonna Rosa – raccontano ancora i familiari – non ha mai smesso di essere una presenza stabile e affettuosa per chiunque le sia vicino. La sua casa è il rifugio di ricordi dolci e amari, raccontati con una lucidità sorprendente e uno sguardo che, a 100 anni, ancora sa di giovinezza».

«La sua non è solo la testimonianza di un secolo di storia, ma è il simbolo di una donna che non si è mai lasciata piegare dalle difficoltà. Oggi, nella sua lunga vita, possiamo leggere l’essenza stessa della resilienza: la capacità di amare oltre il dolore, di donarsi senza riserve, di accogliere il futuro con un sorriso, nonostante tutto».

Ecco perché questo speciale compleanno ha anche il valore di una conquista. E un’occasione di affetto e gratitudine, che in questo giorno unisce Biancavilla e Parona: «Alla nostra nonna centenaria, l’augurio di continuare a essere l’anima gentile che ispira chiunque abbia la fortuna di conoscerla. Buon compleanno, Rosa: cento anni di te sono un regalo per tutti noi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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