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Cronaca

Controlli sui lavoratori agricoli, denunciata una donna di Biancavilla

Verifiche dei carabinieri in zona “Gerbini” nell’ambito del contrasto al fenomeno del “caporalato”

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I carabinieri della stazione di Paternò, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania, hanno effettuato una serie di controlli finalizzata all’accertamento del rispetto della normativa in materia di legislazione speciale e tutela del lavoro.

Controlli con particolare riferimento al contrasto del fenomeno del “caporalato” nelle aree interessate alla raccolta di agrumi, nel quadro delle attività predisposte dal comando povinciale dell’Arma, in linea con le direttive strategiche della Prefettura.

In tale ambito, al termine dei controlli effettuati presso una ditta di contrada “Gerbini” di Paternò, i militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria la titolare dell’impresa, una 39enne di Biancavilla, per violazioni in materia di “obblighi del datore di lavoro”. La donna aveva omesso di inviare a visita medica preventiva due lavoratori dipendenti.

Analoghi controlli, effettuati dai carabinieri presso altre tre ditte operanti nel settore della raccolta degli agrumi, hanno consentito di riscontrare la regolare assunzione di tutti i lavoratori presenti.

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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