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Vaccini, Biancavilla centra il target: primo comune del distretto sanitario

Raggiunto già il 75% della popolazione vaccinabile, restano indietro Adrano e S.M. di Licodia

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A Biancavilla prosegue il buon andamento delle vaccinazioni anti-Covid. Questa volta a certificare l’alto numero di sieri somministrati è l’Asp di Catania. Nel nostro distretto sanitario, Biancavilla è avanti rispetto ad Adrano e a Santa Maria di Licodia. Il nostro comune ha già centrato la soglia di somministrazioni (con almeno la prima dose) sul 75% della popolazione vaccinabile (indicato come obiettivo essenziale). Gli altri die centri, invece, sono indietro di circa 10 punti percentuali.

Secondo i dati forniti dall’Asp, a Biancavilla la popolazione vaccinabile conta 19.977 persone. L’obiettivo di immunizzazione del 75% del target è pari a 14.983. Soglia che, di fatto, è stata raggiunta questa settimana. Nel complesso, il numero di immunizzati ha toccato quota 14mila, cioè circa il 70% del totale, mentre Adrano e Santa Maria di Licodia sono a poco più del 60%.

Il quadro statistico è stato reso noto nel corso dell’incontro tenuto ad Adrano dal direttore generale dell’Asp, Maurizio Lanza, con i rappresentanti istituzionali dei tre comuni, oltre che i medici di base.

«I dati sanitari del nostro distretto –viene sottolineato in una nota del Comune– confermano l’ottimo livello raggiunto sin qui dalla campagna di immunizzazione avviata ormai da tempo. Il risultato del 75% raggiunto prima della fine di settembre ci assegna il “bollino verde” tanto desiderato».  

Francesco Privitera: «Il nostro impegno continua»

Per l’amministrazione comunale di Biancavilla, all’incontro ha partecipato Francesco Privitera, già assessore ed ora delegato del sindaco Antonio Bonanno per l’emergenza Covid.

«L’incontro avuto con il direttore dell’Asp è servito per migliorare la performance vaccinale nel nostro territorio», spiega Privitera a Biancavilla Oggi. «L’intento adesso è quello di aiutare i medici di base, garantendo loro sia un supporto informatico che organizzativo».

«Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, dei medici di base e dei volontari di protezione civile e Croce Rossa, a Biancavilla –prosegue Privitera– abbiamo ottenuto un buonissimo risultato. Siamo il primo comune nel nostro distretto».

«Ma ci sono ancora -evidenzia Privitera- molti nostri concittadini non ancora vaccinati in prima dose. Il nostro impegno non si ferma qui, confermiamo la disponibilità del nostro centro Com per incrementare le somministrazioni. Più vaccinati ci sono e maggiore sarà la tutela e la protezione per tutti»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Bonifica anti-amianto, nuovo inghippo: interdittiva antimafia ad un’impresa

Il parco verde di monte Calvario rischia di imbrigliarsi in un reticolato di ricorsi e sospensive

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© Foto Biancavilla Oggi

Ancora un diversivo nell’iter della bonifica dell’area di monte Calvario a Biancavilla. Il taglio del nastro risale al febbraio 2023, eppure gli interventi di risanamento e creazione di un parco urbano – al di là del monitoraggio ambientale preliminare già ultimato – attendono di essere avviati.

Adesso – come è in grado di raccontare Biancavilla Oggi – l’ultimo intoppo riguarda un provvedimento di interdittiva antimafia nei confronti di una delle società interessata all’appalto. La “Gentile Ambiente spa” con sede a Casoria, infatti, è stata raggiunta da un’informativa antimafia ostativa da parte della Prefettura di Napoli. Un provvedimento già caricato e visibile nella Banca dati nazionale Antimafia.

L’importo complessivo degli interventi è di circa 17 milioni di euro, frutto di un accordo quadro – siglato nell’ottobre del 2020 – tra Regione Sicilia e ministero dell’Ambiente sulle bonifiche dei grandi siti inquinati, su progetto redatto dall’Ufficio tecnico comunale. Oltre alla “Gentile Ambiente”, nell’associazione temporanea di imprese c’è la Rem (si era sfilata una terza impresa, la Lab. Studio Chimico Ambientale).

La novità dell’interdittiva antimafia per una delle imprese è subito balzata agli occhi dei funzionari del Comune di Biancavilla. Interpellato da Biancavilla Oggi, il sindaco Antonio Bonanno fa sapere che «l’amministrazione comunale si è già attivata per avviare le procedura di esclusione della ditta dai lavori».

Semplice a dirlo, più tortuoso il percorso che potrebbe essere tracciato dagli eventi. Il rischio concreto è che l’appalto venga messo in secondo piano rispetto a carte bollate, ricorsi e sospensive, pregiudicando l’effettivo avvio e svolgimento della bonifica. Che il progetto del polmone verde di monte Calvario resti sulla carta, imbrigliato nei reticolati della giustizia amministrativa, è uno scenario possibile.

Le contromosse dell’impresa

D’altra parte, la “Gentile Ambiente” ha immediatamente attivato tutte le azioni giurisdizionali necessarie a fronteggiare gli effetti di una misura che considera illegittima.

A farlo sapere sono il presidente del Consiglio di Amministrazione della società, Giovanni Gentile, e l’avv. Lorenzo Lentini. L’impresa napoletana ha presentato già ricorso con istanza di sospensione cautelare presso il Tar della Campania «contestando il difetto assoluto del presupposto e la non idoneità dei fatti segnalati». Il Tar discuterà nella Camera di Consiglio prevista per il 17 aprile.

Altra istanza è stata presentata al Tribunale di Napoli – Servizio Misure di Prevenzione per la nomina di un controllore giudiziario «che a fronte della terzietà della società rispetto a contesti di tipo mafioso, consenta la prosecuzione vigilata dell’attività di impresa».

«L’altra ditta proceda nei lavori»

Se l’intento dell’impresa è quello di invitare la stazione appaltante a «soprassedere da qualsiasi provvedimento pregiudizievole di carattere definitivo», a Biancavilla si guarda avanti, puntando ad escludere la ditta napoletana.

«È stata effettuata – ci dice il sindaco Bonanno – una sorta di verifica preliminare nei confronti della mandataria (la Rem, ndr) per capire se questa ha tutti i requisiti per procedere nei lavori senza l’altra. Riteniamo che questo sia possibile. Certo, un’interdittiva antimafia che arriva dopo due anni è un’anomalia per i lavori pubblici e non è normale che arrivi ad appalto già assegnato».

L’appalto per la bonifica di monte Calvario riguarda la messa in sicurezza dell’intera area (dagli agli ’50 e fino al 1998 luogo di estrazione e produzione di materiale destinato all’edilizia). L’opera finale è la realizzazione di un parco verde. Alla base dei lavori, l’incapsulamento delle fibre di fluoroedenite (minerale naturale assimilabile all’amianto) che qui si trovano sotto forma di venature nelle rocce laviche. Fibre diffuse in tutto il paese e nelle sue costruzioni edili, tali da avere provocato decine di morti per mesotelioma pleurico.

La lievitazione dei costi

Un precedente intoppo, dopo l’assegnazione dell’appalto, si era verificato quando l’impresa Rem aveva avanzato la richiesta di una serie di aggiornamenti, a partire dai costi dei materiali che nel frattempo sono aumentati.

Tutte questioni che hanno portato l’impresa e il Comune davanti al Collegio Consultivo Tecnico (presieduto dal prof. Antonio Saitta).

L’organismo si è espresso a febbraio in modo favorevole alla linea del Comune, che aveva sollecitato l’impresa a procedere nei lavori. Adesso, però, la vicenda che riguarda la “Gentile Ambiente” appare parecchio più complessa e delicata.

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