Cronaca
Fiamme e fumo in zona Scirfi a Biancavilla, panico tra gli abitanti per un incendio
Il sindaco Antonio Bonanno ringrazia vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri per la tempestività
Fiamme vicine alle abitazioni, tanto fumo, l’aria irrespirabile ed abitanti -presi dal panico- costretti ad uscire di casa. Paura, per qualche ora, in zona Scirfi, nei pressi di via Taranto, a causa di un’incendio in un’area incolta.
Sul posto, i vigili del fuoco ed anche carabinieri e protezione civile. Tutti hanno operato affinché le fiamme non si estendessero ulteriormente. La colonna di fumo è stata notata a diversa distanza da varie parti del paese.
«Proprio per scongiurare fatti del genere, la mia amministrazione -evidenzia il sindaco Antonio Bonanno- ha emanato nei mesi scorsi una ordinanza che impone l’obbligo della pulizia ai proprietari dei terreni incolti. La responsabilità di ciò accaduto deve ancora essere accertata. Ringrazio per la tempestività dell’intervento la ‘nostra’ Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri».
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Cronaca
Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne
La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese
Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.
La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.
La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.
Atti violenti pure all’ospedale
Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.
All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.
Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.
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